Cinque motivi per cui è il momento più importante della stagione
Da vivere insieme
RITORNA LA CHAMPIONS LEAGUE
L’Inter è chiamata a onorare la Champions League. Perché è l’Inter, certo, ma anche in quanto vicecampione in carica. Se nel girone di qualificazione Inzaghi ha schierato soltanto una volta la formazione tipo (alla seconda giornata con il Benfica), prendendosi gli ottavi con rotazioni sistematiche e in alcuni casi corpose, nella fase a eliminazione diretta cambia il mondo, per lo spessore degli avversari e per una serie di motivazioni anche economiche, oltre che di prestigio e prettamente sportive.
I nerazzurri non devono rinunciare preventivamente al sogno di ritornare a giocare la partita più importante della stagione calcistica europea, ma per farlo avranno bisogno di gestire le energie nel modo migliore possibile, pur chiedendo uno sforzo immenso ad alcuni giocatori in rosa. In attacco, per esempio, se Sanchez e Arnautovic non dovessero dare garanzie, sarà necessario spremere la ThuLa.
Negli altri reparti la situazione però cambia, o quanto meno dovrebbe cambiare. A destra si spera in un ritorno al top della condizione di Dumfries perché Darmian non può giocarle tutte anche per questioni anagrafiche, così come risulterà utile inserire gradualmente Buchanan. A sinistra, Carlos Augusto offre un buon ricambio a Dimarco, sebbene la differenza spesso sia risultata tangibile. In difesa, c’è l’esplosività di Bisseck da cavalcare e la rinnovata affidabilità di De Vrij a cui aggrapparsi.
E poi il centrocampo: non si può pensare di andare avanti solo con i tre titolarissimi. Se è difficile prevedere un Klaassen con minutaggio cospicuo, è più realistico sperare in un impiego ampio anche per Frattesi e Asllani. Ma su questo aspetto avremo risposte a breve, già domani a Firenze. Per cominciare questo mese da brividi, per viverlo insieme e vedere dove ci porta.