12 Maggio 2023

Inter, ma se l’erede di Skriniar ce lo avessi già in casa?

Senza spendere un euro, i nerazzurri potrebbero aver già trovato il nuovo braccetto di destra

Milan Skriniar of Fc Internazionale during the Uefa Champions League round of 16 first leg match between Fc Internazionale and Fc Porto on February 22, 2023 in Milano Italy .

Un vuoto che sembrava incolmabile, ma che alla fine non si è rivelato tale. Prima la notizia del passaggio al Paris Saint Germain in estate e poi l’infortunio che lo ha messo fuori uso in pratica fino al termine della stagione: l’assenza di Skriniar sembrava dovesse generare ripercussioni drastiche sulla difesa nerazzurra. Ma in realtà non è stato così: merito di un Darmian straordinario, capace di sfornare prestazioni eccezionali e di non far rimpiangere assolutamente il centrale slovacco. Se poi, come prima riserva, si aggiunge il De Vrij visto in quel ruolo nelle ultime due uscite, allora la domande sorge spontanea: Inter, c’è davvero bisogno di intervenire sul mercato per sostituire Skriniar?

LA DOMANDA E LE ALTERNATIVE

L’interrogativo posto qui sopra è d’obbligo, soprattutto tenendo conto del capitale economico a disposizione di Marotta e Ausilio. I due dirigenti dovranno – ancora una volta – gestire al meglio il budget limitato, che però potrebbe – forse – aumentare in caso di raggiungimento del quarto posto in campionato e di trionfo in Champions. In quell’eventualità, probabilmente anche lo stesso presidente Zhang sarebbe “quasi obbligato” a rinforzare la rosa in modo diverso. Ma restando alle condizioni attuali, sfruttare al meglio ogni risorsa diventa un imperativo. Soprattutto in un reparto delicato come quello difensivo, dove acquistare a buon prezzo giocatori validi non è mai semplice. Le idee intriganti che portano a Demiral e Schuurs o al sogno Scalvini, ad esempio, sono sì molto suggestive ma anche difficili da mandare in porto, viste la policy di mercato nerazzurra e le botteghe piuttosto care di Atalanta e Torino. Ci sono poi l’ipotesi Becao dell’Udinese o quelle più suggestive di Solet del Salisburgo e Doekhi dell’Union Berlino. Nomi futuribili, certo, ma che non offrono garanzie e certezze assolute, almeno per adesso.

LA DIFESA ATTUALE E QUELLA DEL FUTURO

Al momento, la retroguardia nerazzurra è composta da Bastoni, Acerbi (in prestito, ma quasi sicuramente verrà riconfermato), Darmian, D’Ambrosio (sembra destinato ad andarsene a fine stagione) e De Vrij, con Dimarco che all’occorrenza può giocare come braccetto di sinistra. È ovvio che qualche rinforzo vada acquistato. Non ci sono dubbi. Però, come accennavamo in apertura, il centro-destra non è più una zona da allarme rosso: il rendimento eccezionale di Darmian e le ultime prestazioni convincenti in quel ruolo di De Vrij (contro Roma e Milan, non due avversari da poco, oltre ad averlo già ricoperto più volte con la nazionale olandese) inducono a un cambio di programma. Già, perché se prima la perdita di Skriniar sembrava ingestibile, ora non è più così. Il danno economico resta, ma a livello di campo la sua assenza è stata compensata alla grande. Un solo gol subito nelle ultime sei partite tra tutte le competizioni ne è la testimonianza. E questa piacevole sorpresa diventa un vantaggio anche per Marotta e Ausilio, che in estate avranno più margine di manovra. Qualcuno andrà acquistato per forza, possibilmente un profilo giovane (magari tra quelli citati in precedenza) da far crescere alle spalle dei titolari: con davanti Bastoni e Acerbi, ma anche Darmian e De Vrij, c’è solo da imparare. Però adesso la corsa al sostituto di Skriniar non è più un’urgenza: Inter, sul centro-destra, volendo, sei già a posto così.