Mancano poco più di due settimane all’esordio in campionato dell’Inter. Il 19 agosto, alle ore 20.45 in nerazzurri scenderanno in campo contro il Monza, a San Siro. Sarà il primo impegno ufficiale e darà il via alla terza stagione di Simone Inzaghi in panchina. Con il mercato ancora in corso e tanti nuovi acquisti e una rosa diversa in tanti elementi, quale sarà il primo undici titolare della nuova scelto dal tecnico?
Tra i pali non sembrano esserci troppi dubbi, a meno di clamorose sorprese: il titolare sarà Yann Sommer. Il suo acquisto del Bayern Monaco dovrebbe concretizzarsi nei prossimi giorni, regalando finalmente un portiere a Inzaghi. Con l’elvetico tra i pali, la prima del dopo-Onana presenterà una squadra diversa in fase di costruzione? In teoria no: Sommer è un portiere abile con i piedi e un suo inserimento nei meccanismi di uscita dal basso dovrebbe non essere troppo complesso. In ogni caso, il rischio di non avere fin da subito la fluidità in uscita della scorsa stagione non è da escludere.
Vista la novità lato portiere e le ridotte settimane di lavoro a disposizione per inserirlo al meglio, è quasi certo che il terzetto arretrato sarà composto da Darmian, Acerbi e Bastoni. Si tratta della difesa che ha permesso di raggiungere la finale di Champions League ed è quella che al momento attuale garantisce maggiori garanzie. Un esordio da titolare alla prima per Bisseck rischierebbe di esporlo troppo, specie contro una squadra aggressiva nell’uno contro uno come il Monza.
Stesso discorso fatto per Bisseck anche per Frattesi e Samardzic? Nì. Il vantaggio dei due nuovi innesti in mediana rispetto al tedesco è la conoscenza del campionato di Serie A (per Frattesi tra l’altro sarà una sfida da ex). Anche qui è probabile che Inzaghi vorrà affidarsi a meccanismi collaudati per superare la pressione del Monza di Palladino, con il tiro Barella-Calhanoglu-Mkhtaryan a dirigere il gioco.
Nello scorso campionato, però, i brianzoli hanno saputo conquistare 4 punti nelle due sfide contro i nerazzurri, mettendo in luce i limiti del gioco di Inzaghi in entrambe le gare (sebbene i risultati siano anche stati un po’ condizionati da episodi sfortunati). Ecco, in quest’ottica potrebbe esserci la tentazione di provare nuove soluzioni: con Frattesi si aggiungerebbe più corsa e inserimenti profondi, in grado di aumentare anche la presenza in area di rigore; Samardzic, invece, potrebbe aggiungere maggiore qualità in rifinitura, con anche l’aggiunta del tiro dal limite, arma da non sottovalutare, specie nelle fasi in cui il Monza tenderà a difendersi più basso.
Sugli esterni, invece, il vero dubbio riguarda solo la corsia di destra: meglio la muscolarità e la corsa di Dumfries, o il dribbling e la tecnica di Cuadrado? Il colombiano sta fornendo segnali positivi e sembra offrire maggiori soluzioni rispetto all’olandese. Tuttavia, Inzaghi sembra aver già in mente delle coppie precise: Dumfries-Dimarco e Cuadrado-Gosens, in grado di fornirgli complementarità nelle caratteristiche. L’assenza di dubbi sul titolare di fascia mancina, potrebbe giocare a favore dell’esterno olandese.
L’attacco rimane un rebus, con l’unica certezza rappresentata dal capitano Lautaro Martinez. Viste le indiscrezioni sulla necessità di Inzaghi di avere una punta fisica, l’ipotesi più accreditata è quella di vedere Scamacca in campo, nel caso il suo acquisto dovesse concretizzarsi in tempi brevi. Rimanendo sulle opzioni attualmente in rosa, c’è poco da discutere: Thuram deve essere titolare, al netto di un rodaggio ancora da completare. La coppia argentina Lautaro-Correa può avere maggiore intesa, ma il Tucu del precampionato sembra essere sempre più sbiadito. E non è da escludere una sua cessione già prima del 19 agosto.
Tirando le somme, sull’undici titolare che verrà scelto da Inzaghi potrebbe pesare molto il mercato ancora in corso. La rosa dell’Inter non è completa e i nuovi avranno comunque bisogno di un po’ di partite per trovare alla perfezione il loro ruolo nella macchina nerazzurra. Per questo motivo, è probabile che Inzaghi si affidi a tutte le certezze già a sua disposizione, ripartendo dall’ottimo finale della scorsa stagione. La formazione vista con il PSG è un indizio in questo senso. Da capire quali indicazioni daranno le gare contro Salisburgo e Egnatia.
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