La classifica, di per sé, parla già: Inter prima a quota 46 punti, seguita dal Milan a quota 42. La lotta Scudetto resta viva e accesa, beninteso, ma quella di cui si sta parlando – qui – è una squadra che appena qualche settimana fa aveva sette punti di ritardo rispetto a Milan e Napoli e che nell’ultimo periodo è riuscita in una rimonta stupefacente, concludendo il girone d’andata al primo posto (campioni d’inverno) e battendo persino i numeri fatti registrare nella prima metà di campionato dall’Inter di Antonio Conte dell’anno scorso. Ma come è andato il girone d’andata dell’Inter e quali sono stati i punti di svolta della stagione sin qui disputata?
Un primo punto non si può non fissarlo al 21 agosto scorso, a Inter-Genoa 4-0: debutto dell’Inter in campionato con Simone Inzaghi, un debutto con i fiocchi. Quattro gol fatti (segnano Skriniar, Calhanoglu, Vidal e Dzeko), zero gol subiti e tutti a casa. L’Inter sembra già una macchina perfettamente oliata: ma le difficoltà, sotto il profilo dei risultati, dovranno ancora arrivare. Il primo intoppo arriva il 12 settembre, dopo la sosta per le Nazionali: Sampdoria-Inter, a Marassi, finisce 2-2, con i sudamericani ritornati in extremis dopo una marea di chilometri macinati in tutto il mondo. Marotta prova a farsi sentire, l’Inter cerca un riscatto.
I nerazzurri stravincono col Bologna e poi battono anche la Fiorentina, ma il 25 settembre vengono nuovamente costretti al pareggio, stavolta dall’Atalanta: la partita è pirotecnica, con i nerazzurri in svantaggio per 1-2 e che pareggiano portando il finale sul 2-2, sbagliando un rigore e prendendo un gol all’ultimo secondo, poi annullato – deo gratias – dall’intervento del VAR.
Il 16 ottobre è un altro snodo del girone d’andata. L’Inter cade all’Olimpico per 3-1 contro la Lazio di Maurizio Sarri: Inzaghi incontra il suo passato, mentre il suo passato lo sovrasta dopo l’illusorio 0-1 firmato da Perisic. Immobile, Felipe Anderson e Milinkovic-Savic firmano una rimonta che si consuma tutta nel secondo tempo, per le gioie di una squadra – quella biancoceleste – che, tra le altre cose, non è certo protagonista del più brillante dei suoi campionati. Questa, sinora, rimane l’unica sconfitta subita dall’Inter in campionato.
Altra occasione persa il 24 ottobre, una settimana dopo. E’ il derby d’Italia. Inter-Juventus, a San Siro, finisce 1-1, con i nerazzurri acciuffati da Dybala all’89esimo al termine di una partita dove l’Inter pareva poter tornare alla vittoria in una partita certamente di prestigio.
L’Inter, successivamente, passa a Empoli, poi ospita l’Udinese e avrà la meglio anche sulla banda di Gotti. Il 7 novembre, nel derby contro il Milan, non va oltre l’1-1: ma è forse proprio questa occasione – ricordiamo la bagarre tra Calhanoglu e i tifosi milanisti durante quella partita, oltre all’1-1 del Napoli contro il Verona nello stesso giorno – a fornire all’Inter il propellente per ripartire e rimettersi in marcia per cogliere la rimonta in classifica che, oggi, possiamo dire essersi compiuta.
Prima, però, c’è di mezzo – ancora – la pausa per le Nazionali. Il 21 novembre l’Inter ospita il Napoli e vince 3-2, giocando bene, convincendo, costringendo Spalletti alla resa proprio di fronte al suo ex pubblico e portandosi a -4 dagli azzurri e dal Milan, ancora appaiati al primo posto della classifica.
L’operazione-rimonta prosegue con le vittorie – tutto sommato facili – contro Venezia e Spezia, prima di lanciare la sfida a un altro grande ex: José Mourinho. Il 4 dicembre, all’Olimpico, contro la Roma, l’Inter è impietosa: i nerazzurri riducono i giallorossi a spezzatino già nella prima frazione, condita da calcio spettacolo e da tre gol che fissano il punteggio sullo 0-3, su cui si chiuderà la contesa. Mourinho dirà che l’Inter è troppo più avanti a tutte le altre squadre, e proprio nel mese di dicembre i nerazzurri si consacreranno quanto a prestazioni e risultati: il 12 dicembre arriva il 4-0 al Cagliari, il 17 lo 0-5 alla Salernitana e il titolo (per quel che vale) di campioni d’inverno. Mercoledì scorso la ciliegina, l’1-0 all’ostico Torino che ha chiuso un girone d’andata di conferme, condito da numeri da grande squadra.
Un percorso comunque impressionante, con un gruppo rinnovato e con un allenatore nuovo. En passant, sono arrivati gli ottavi di finale di Champions, con un avvio delicato ma con la doppia vittoria sullo Sheriff e con l’imposizione sullo Shakhtar a riportare le cose a favore dell’Inter e a rendere innocua la sconfitta finale contro il Real Madrid. Ora la stagione entra nel vivo: la semina è finita, può cominciare la raccolta.
I NUMERI DEL GIRONE D’ANDATA:
Giocate: 19
Vinte: 14
Pareggiate: 4
Perse: 1
Gol fatti: 49 (miglior attacco)
Gol subiti: 15
PUNTI: 46
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