Perché NON è vero che Inzaghi ha riportato il gioco ‘alla Conte’ all’Inter
Ci sono ancora molte differenze nel confronto tra i due tecnici
INZAGHI VS CONTE: QUESTIONE DI STILE
Ci sono diversi parametri sui quali misurare le differenze tra l’Inter di Inzaghi e quella di Conte. A livello stagionale in Serie A, non tenendo dunque conto dei diversi cambi apportati in corsa, l’Inter tiene mediamente di più il pallone di quella contiana: 31 minuti e 44 secondi contro i 28 minuti e 51 secondi del 2020/2021 (numeri ufficiali della Lega Serie A).
Un maggiore predominio territoriale, che si traduce anche in una ricerca della porta più costante: a campionato ancora in corso sono 590 i tiri della squadra di Inzaghi per un totale di 451 occasioni da gol. I numeri della squadra Scudetto erano sensibilmente più bassi: 509 tiri (con 3 partite in più) e solo 265 occasioni da gol. La logica conseguenza è che l’undici di Conte fosse più concreto: 17% di capacità realizzativa, contro 11% attuale.
E in fase di non possesso? In generale, l’Inter riconquista molti più palloni: le 2035 palle recuperare fin qui sono già superiori a quelle di due anni fa (1998). Un atteggiamento più aggressivo che si riflette anche nel modo in cui l’Inter pressa gli avversari. Lo testimonia il dato PPDA (fonte Understat), ovvero il numero di passaggi che mediamente la squadra concede agli avversari prima di eseguire un’azione difensiva. Il numero della squadra di Inzaghi è più basso (9.87 vs 11.96) e questo indica una maggiore aggressività senza palla.