Analisi

Perché contro il Lecce vedremo DAVVERO la nuova Inter

Dopo l’esordio in campionato vissuto fra alti e bassi contro il Genoa, all’interno di una partita a tratti confusionaria per errori individuali e condizione deficitaria, l’Inter si prepara a ricevere l’abbraccio dei suoi tifosi a tre mesi di distanza dalla grande festa per la seconda stella. L’appuntamento è fissato per sabato 24 agosto alle 20:45 contro il Lecce, reduce dalla pesante sconfitta interna con l’Atalanta (0-4).

La sfida ai pugliesi potrebbe rappresentare il primo vero test della nuova Inter di Simone Inzaghi, giunta al suo quarto anno. Con una premessa: l’aggettivo “nuova” può sembrare forzato per una squadra che nell’undici titolare non presenterà volti inediti, ma ogni stagione porta con sé delle tendenze e delle idee fresche.

Una di quelle che potrebbero essere sistematiche, per esempio, è l’alternanza nelle coppie fra terzo in difesa a destra ed esterno di centrocampo: la sensazione è che Inzaghi schieri Matteo Darmian quando dietro c’è Yann Bisseck, mentre Denzel Dumfries venga associato a Benjamin Pavard, quest’ultimo ritenuto difensore più di copertura (sebbene spesso avanzi palla al piede) rispetto al tedesco classe 2001. Domani, quindi, gli unici due cambi dovrebbero essere proprio questi, con l’olandese e il francese schierati da titolari.

Non dovrebbe variare invece il trio di centrocampo, nonostante una prova incolore di Henrikh Mkhitaryan contro il Genoa e l’ingresso molto positivo di Davide Frattesi nel secondo tempo. La mezzala romana, sempre più scalpitante, avrà ancora l’opportunità di incidere dalla panchina.

Passando all’attacco, bisogna sottolineare come Inzaghi in settimana abbia provato il tridente pesante schierato a gara in corso contro il Genoa, ma la coppia titolare sarà con tutta probabilità quella della seconda stella: Lautaro Martinez e Marcus Thuram. Mehdi Taremi si accomoderà in panchina (ma farà l’esordio a San Siro, c’è da giurarci) e – almeno per ora – l’ipotesi del trio d’attacco dall’inizio è da escludere, anche perché servirebbe una condizione fisica migliore del Toro argentino, chiamato a fare da collante con il centrocampo in un assetto così offensivo.

A proposito di Lautaro e di forma fisica. L’argentino leader di questa Inter, che arrivava alla sfida di Marassi con zero minuti nelle gambe in partita, questa volta sarà reduce dal test (opaco) di sabato scorso. La condizione dovrebbe essere fisiologicamente in crescita, come quella di tutti i suoi compagni, anche se la stagione lunga induce a pensare che Simone Inzaghi abbia dosato la preparazione estiva per entrare nel massimo della forma più avanti. Da domani, però, tra formazione che potrebbe essere quella dei titolarissimi e minuti in più nelle gambe per tutti, ci sarà l’occasione per assistere davvero alla nuova Inter, o a qualcosa che le somiglia molto.

Simone De Stefanis

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