La stagione di Lukaku finora, goal qualificazione con il Porto a parte, non è stata certo semplice. Il belga, arrivato già con qualche acciacco e non perfettamente in forma, è incappato in due gravi infortuni, che ne hanno pregiudicato il rendimento in maniera molto pesante. La stazza dell’attaccante infatti richiede mesi e mesi di preparazione per farlo entrare in condizione perfettamente e i continui stop non lo hanno certo aiutato.
Fortunatamente però il peggio sembra alle spalle. Nonostante un’Inter a corrente fin troppo alternata, Lukaku ha dato segnali di risveglio anche nella complessiva prestazione orribile contro la Juventus. Segnali poi confermati ieri sera contro la Svezia, con cui ha segnato addirittura una tripletta. Certo, va detto che questo Belgio da anni è una squadra costruita su misura per lui, con uno stile di gioco che ne esalta le capacità.
All’Inter la situazione è diversa da quella a lui congeniale. La squadra di Inzaghi non ha giocatori dalle doti tecniche straordinarie e bravi a saltare l’uomo, soprattutto sugli esterni, e difficilmente Lukaku può essere imbeccato come nel periodo con Conte. Tuttavia Lukaku ha dimostrato di saper fare la differenza in più di un’occasione in passato.
La speranza è che questa tripletta gli sia servita soprattutto a livello psicologico. Big Rom aveva bisogno di una serata simile per sentirsi di nuovo forte, di nuovo decisivo. La tripletta di ieri più che un forte carattere tecnico ha appunto un grande valore simbolico.
Lukaku vede la luce in fondo al tunnel e con lui si spera anche l’Inter. Le difficoltà croniche dei nerazzurri potrebbero essere spazzate via nel finale di stagione qualora si dovesse ritrovare l’attaccante che solo due anni fa seminava il panico in Serie A. Questa prestazione con il Belgio, unita alla consapevolezza di aver portato l’Inter ai quarti di Champions, potrebbe fare la differenza da qui a giugno. Sia per l’Inter, che per il giocatore, che deve guadagnarsi la riconferma a Milano. Vai Big Rom, è ora di riprendersi l’Inter sulle spalle!
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