L’avventura di Rino Gattuso sulla panchina del Napoli comincia esattamente un anno fa, quando, sconfitto 4-0 il Genk e sigillato così il secondo posto dietro al Liverpool nel girone di Champions, la società partenopea decide di confermare ciò che era ormai nell’aria da giorni, sollevando dall’incarico di tecnico Carlo Ancelotti. La seconda stagione alla guida del club dell’allenatore emiliano aveva infatti preso una piega da cui sarebbe stato difficile rialzarsi, con un andamento in campionato in forte rilento nonostante le ambizioni iniziali e un gruppo di giocatori che gli aveva ormai voltato le spalle.
Quello che era dunque cominciato come il ciclo che avrebbe dovuto definitivamente far fare il salito di qualità al club dopo l’esperienza Sarriana, soprattutto in termini di mentalità (ed è qui che sarebbe dovuto entrare in gioco il tecnico pluricampione d’Europa), si era alla fine rilevato l’ennesimo passo falso di un club che sembrava sempre lì lì per compiere il passo decisivo salvo poi scivolare sul più bello e tornare di nuovo al punto di partenza.
Questa volta, per ricominciare, la società guidata da Aurelio De Laurentiis ha dunque deciso di affidarsi a Rino Gattuso, rimasto sul mercato degli allenatori dopo l’esperienza positiva al Milan e scelto, soprattutto a livello comunicativo, per dare una scossa all’ambiente e ridare motivazioni e focus ad un gruppo che sembrava ormai allo sbando.
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