Cosa cambierebbe per l’Inter con la gestione Oaktree
Facciamo il punto della situazione
Dopo le numerose vicende andate in scena nelle giornate di oggi, lo scenario più plausibile è che martedì 21 maggio il fondo Oaktree diventi nuovo proprietario dell’Inter, escutendo il pegno sulle quote di maggioranza del club nerazzurro previsto nell’accordo del 2021 in caso di mancata restituzione da parte di Suning. Ma cosa cambierebbe in concreto per i nerazzurri senza più Steven Zhang e con gli statunitensi al comando?
Sia Marco Bellinazzo che Panorama concordano su una cosa, peraltro facilmente pronosticabile: il percorso sarà molto simile a quello intrapreso con la gestione cinese dal Covid in poi, orientato dunque all’autofinanziamento. Oaktree, peraltro, conosce già molto bene la situazione economica dell’Inter e i progressi verificatisi nell’ultimo periodo, dal momento che vanta due membri nel Consiglio di Amministrazione del club.
La previsione per il bilancio che si chiuderà al 30 giugno 2024 è nota: la perdita dovrebbe attestarsi intorno ai 40-50 milioni, con la prospettiva concreta di andare in pareggio nel 2025 grazie anche ai maggiori introiti della nuova Champions League e del Mondiale per Club.