Analisi

Cosa manca per la nascita dell’Inter Under 23

Juventus prima, Atalanta poi, Milan da quest’anno. Il fenomeno delle squadre giovanili che vengono iscritte al campionato di Serie C sta prendendo sempre più piede anche in Italia, ma al momento manca all’appello l’Inter. Da tempo i nerazzurri studiano il piano, sebbene non siano ancora emerse novità sostanziali.

Sicuramente un peccato, perché – nostro malgrado – l’Under 23 sta portando notevoli vantaggi su tutte alla Juventus, che con la sua Next Gen riesce a inserire giovani validi in prima squadra, oltre a monetizzare sul mercato con la cessione di profili ritenuti interessanti anche all’estero. Ma cosa manca effettivamente per la nascita dell’Inter Under 23?

Perché l’Inter non fa l’Under 23

Il principale problema dell’Inter nella costruzione di una squadra giovanile Under 23 è di tipo infrastrutturale. Vale a dire che manca un centro sportivo adatto ad accogliere giocatori e staff tecnico, ma soprattutto uno stadio che possa ospitare le partite di Serie C e gli allenamenti giornalieri.

A spiegarlo è stato più volte il presidente e amministratore delegato sport nerazzurro, Giuseppe Marotta, che lo scorso giugno parlava così durante la presentazione del nuovo logo della Serie C: “È chiaro che, come Inter, abbiamo un problema che spero si possa risolvere presto, quello delle strutture, perché non abbiamo un centro sportivo adeguato che consentirebbe all’Under 23 di allenarsi bene. Il motivo è legato alle strutture, che è un problema di tutti anche a livello giovanile“.

Più volte si è parlato di costruire un nuovo centro sportivo e nei primi anni di Suning si era fatta l’ipotesi di acquistare un terreno in Piazza d’Armi, ma l’idea non si è mai tramutata in realtà. Un’ipotesi più realistica potrebbe essere quella di estendere l’attuale centro sportivo di Appiano Gentile, oppure investire su uno spazio collocato altrove e pensato solo per il settore giovanile.

Da vedere, inoltre, come si porrebbe la proprietà Oaktree sul tema. Fino a questo momento, il fondo americano si è dimostrato molto sensibile alla valorizzazione dei giovani, come dimostrano anche alcune operazioni di calciomercato, oltre che aperto agli investimenti sulle infrastrutture, tant’è che ci si è mossi presto sul tema stadio.

Di certo, un’Under 23 avrebbe soltanto effetti positivi. Giocare le partite contro i pari età in Primavera è un conto, ma il livello di competitività presente in Serie C è tutto un altro paio di maniche. Significa affrontare, di settimana in settimana, squadre che hanno degli obiettivi concreti come la promozione o la salvezza. Ciò consentirebbe ai giovani di abituarsi fin da subito a un agonismo e a un’intensità più simili al calcio dei grandi, pur con tassi qualitativi fisiologicamente più bassi, soffrendo di meno l’eventuale impatto con la Prima Squadra.

Simone De Stefanis