INTERISTI ON THE ROAD – Il riassunto della stagione dei giocatori in prestito (parte 1)

Un altro anno è passato, adesso è finalmente arrivato il momento del grande salto? Questa è la domanda che ogni estate aleggia sopra la testa dei calciatori mandati in giro dall'Inter "a farsi le ossa". Nel nuovo appuntamento di INTERISTI ON THE ROAD, la rubrica speciale curata dalla nostra redazione che segue l’andamento delle prestazioni dei nerazzurri più importanti in prestito, andiamo ad analizzare la stagione di cinque giocatori. Meritano la grande opportunità o è meglio facciano ulteriore esperienza? Oppure, terza via, conviene monetizzare dalla loro cessione? FABBIAN Una delle sorprese più piacevoli dell'anno. Giovanni Fabbian ha disputato una stagione super in Serie B con la maglia della Reggina: 37 presenze e 8 gol. Un bottino notevole per un centrocampista. Ma oltre ai numeri, del classe 2003 impressionano le prestazioni di alto livello, che gli hanno permesso di essere inserito nella top 11 del campionato cadetto. Personalità, classe e dinamismo: qualità che non sono passate inosservate. Adesso ci sarà il ritorno alla base, con i nerazzurri che lo valuteranno in ritiro e poi decideranno il da farsi: sarà lui a occupare la casella vuota in mediana lasciata da Gagliardini? Oppure meglio un altro anno di prestito, magari questa volta in Serie A? Al momento, Lazio, Sassuolo e Salernitana hanno chiesto informazioni per il ragazzo, che però l'Inter sembra disposta a cedere solamente a titolo temporaneo: è un asset troppo prezioso. PIROLA Il futuro del difensore è già scritto: la Salernitana l'ha riscattato, l'Inter non eserciterà il controriscatto. Il 21enne brianzolo si è conquistato la riconferma (ma non quella dei nerazzurri) al termine di una stagione in crescendo: dopo aver giocato solo 9 minuti nelle prime 8 giornate, si è rifatto alla grande partendo da titolare in tutte le ultime 17 sfide di Serie A. Con anche 2 reti segnate: non male per un centrale di difesa. Da 'panchinaro' a insostituibile. Merito anche del cambio di allenatore: Paulo Sousa, subentrato al posto di Davide Nicola, ha saputo apprezzarne le qualità e farlo rendere al meglio. La sua prima annata nel massimo campionato italiano è stata un miglioramento continuo, vedremo ora come procederà la seconda (la prima non più da giocatore dell'Inter). MULATTIERI Il capocannoniere della squadra vincitrice della Serie B, il Frosinone. Basterebbe questo per descrivere la stagione di Samuele Mulattieri. 12 gol (senza nemmeno calciare un rigore) in 29 partite, di cui molte da subentrato. L'infortunio nell'ultima parte di campionato gli hanno impedito di arricchire le sue cifre, già comunque notevoli. Attaccante completo, in grado di segnare in tutti modi: destro, sinistro, colpo di testa. Il suo futuro, però, è ancora tutto da decidere. A Frosinone ha trovato l'ambiente ideale in cui poter esprimere le sue qualità: potrebbe tornarci nuovamente in prestito, in Serie A? Chissà. Ma intanto il suo nome viene inserito in diverse trattative per colpi importanti, fra tutte quella con il Sassuolo che porta a Frattesi. Sarà lui il nuovo sacrificato sull'altare del bilancio? SENSI Le qualità tecniche non sono mai state in discussione, il problema è sempre stato la tenuta fisica: adesso siamo arrivati alla tanto attesa svolta? Forse. Già, perché Stefano Sensi quest'anno al Monza ha eguagliato il suo record di presenze in Serie A: 28. Una notizia positiva, in primis per lui ma in generale per i tifosi interisti e per il calcio italiano. Certo, le sue gare saltate per infortunio non sono mancate, ma è comunque un miglioramento rispetto agli anni precedenti: a parte nel 2017/2018 (anno del suo record, 28 appunto), non è mai andato oltre i 20 incontri giocati. E non bisogna dimenticare i 3 gol e i 2 assist con cui ha impreziosito la sua stagione. Adesso anche lui tornerà all'Inter, essendo stato preso dai brianzoli con la formula del prestito secco, ma dove sarà a fine estate è ancora un rebus: Inzaghi e l'Inter gli daranno una nuova chance? ESPOSITO Bene, ma non benissimo. Anche quest'anno la stagione di Sebastiano Esposito non è stata particolarmente esaltante, soprattuto nella prima parte. In Svizzera, con la maglia del Basilea, non è riuscito a incidere come avrebbe voluto: solo 2 gol in 21 presenze tra campionato e coppe. Il suo carattere fumantino e le incomprensioni con l'allenatore lo hanno portato alla separazione a gennaio. Nel mercato invernale, infatti, è passato al Bari, in Serie B. Rendimento migliorato anche se non certo a livelli eccezionali: 15 match (playoff compresi) e 4 reti. Un bottino sufficiente, niente di più. Mentre da un giocatore con le sue qualità ci si aspetta altro, soprattutto viste le premesse e le aspettative con cui ha iniziato la carriera. L'ultima gara con i Galletti, l'eliminazione in finale playoff contro il Cagliari, ha sancito un addio doloroso con una piazza in cui Seba-gol si è trovato bene. Adesso vedremo dove avrà una nuova possibilità di dimostrare finalmente il suo potenziale inespresso.

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Tante buone notizie, ma anche qualche delusione

Nicolò Brunner - Autore

PIROLA

Nicolò Brunner
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