Inzaghi studia e riflette: tutti i ballottaggi in vista del derby
Acerbi o De Vrij, Pavard o Darmian, Arnautovic o... Lautaro?
Questione di dettagli. Spesso nel calcio sono i particolari a fare la differenza: un tiro che esce di un soffio, un fuorigioco millimetrico che annulla un gol, un giocatore che si trova al posto giusto esattamente nel momento giusto, un fallo giudicato in area di rigore o al di fuori per qualche centimetro. Insomma, basta poco per cambiare l’esito di una partita (e a volte pure di una stagione). E anche la scelta di far giocare un calciatore invece di un altro può rivelarsi decisiva ai fini del risultato. Lo sa bene anche Inzaghi, che in vista del derby di sabato sera con il Milan è alle prese con alcuni dubbi da sciogliere. Chi schierare: il recuperato Acerbi o il ritrovato De Vrij, il colpo Pavard o l’affidabile Darmian, Lautaro – che rientrerà dalla nazionale solo giovedì – titolare o da sfruttare a gara in corso (e quindi Arnautovic dal 1′)? Proviamo ad analizzare tutti questi ballottaggi.
Acerbi vs De Vrij: conta più il periodo di forma o gli “insegnamenti” dell’anno scorso?
Partiamo dalle fondamenta della squadra, la difesa. Al centro della retroguardia si preannuncia uno dei testa a testa più combattuti: puntare su Acerbi, tornato perfettamente a disposizione dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori in queste prime giornate, o su De Vrij, che l’ha sostituito alla grande con Monza, Cagliari e Fiorentina ed è sembrato quello dei vecchi tempi? La storia direbbe il primo, la logica il secondo. Spieghiamoci meglio. Per un discorso di forma, l’olandese dovrebbe essere schierato dal primo minuto proprio perché viene da un periodo positivo e ha già messo minuti nelle gambe, viceversa l’italiano è stato fermo qualche settimana e potrebbe non avere la giusta brillantezza e il ritmo partita, fondamentali in una sfida del genere. D’altro canto, però, l’ultima stagione ha fatto scuola: nelle quattro gare del 2023 – Supercoppa, match di ritorno di campionato e il doppio euroderby di Champions – Acerbi è stato sempre titolare, impeccabile, tra i migliori in campo e una sorta di Giroud-stopper. E parliamo di un attaccante che nel recente passato ha fatto molto male ai nerazzurri. Mentre De Vrij è stato uno dei peggiori e in confusione totale nell’unica sconfitta con i rossoneri, il 3-2 del girone d’andata, nonché ultimo derby in cui è partito dall’inizio. Quale criterio dovrà prediligere Inzaghi: storia o logica?
Darmian vs Pavard: meglio l’usato sicuro o il colpo da novanta?
Da una parte uno dei giocatori più affidabili di tutto il campionato, dall’altra il colpo più caro dell’estate per le squadre di Serie A: il ballottaggio Darmian-Pavard è di difficile risoluzione. Per un fatto di ambientamento e di conoscenza degli avversari, in particolare l’imprevedibile Leao, il difensore italiano sembra avvantaggiato: meglio non rischiare in una partita del genere. E Matteo è l’usato sicuro per antonomasia. Quando Inzaghi ha bisogno di certezze, l’ex United è uno dei primi della lista. Inoltre, difficilmente ha sbagliato gare di questo livello da quando è all’Inter. Ma dall’altro lato, appare piuttosto complicato lasciare in panchina il giocatore più pagato sul mercato dai venti club di A. E poi, sempre a favore di Benji, si potrebbe sostenere che devono giocare sempre i più forti, a prescindere da tutto. Pavard, per esperienza, curriculum e valore assoluto, lo è senza dubbio. C’è anche un precedente, per di più avvenuto in un derby, che strizza l’occhio al francese: Sneijder debuttò con la maglia dell’Inter proprio contro il Milan e a poche ore dal suo arrivo in città. Quello che sembrò un azzardo di Mourinho, divenne una scelta azzeccata: 4-0 e Wesley tra i più convincenti (indimenticabile la traversa colpita nel primo tempo). La storia può ripetersi con Pavard o è meglio un inserimento graduale?
Lautaro vs Arnautovic: il capitano, che rischia di accusare la stanchezza post-nazionale, titolare o a gara in corso?
Sulla carta, ovviamente, non ci sarebbero dubbi: Lautaro titolare senza “se” e senza “ma”. A maggior ragione dopo l’impressionante avvio di stagione: 5 gol nelle prime 3 giornate. Anche il feeling speciale del Toro con il Milan rafforzerebbe la tesi: 8 centri in carriera contro i rossoneri. E pure nel confronto a livello assoluto tra i due giocatori non c’è storia. Allora perché la titolarità del capitano dovrebbe essere messa in discussione? Per una questione di “tempi” e forma. L’argentino, insieme a Cuadrado e Sanchez, tornerà a Milano solamente giovedì, con appena due giorni a disposizione per preparare il derby. La stanchezza potrebbe farsi sentire e rendere Lautaro meno efficace del solito, al punto da poterlo usare come carta da giocare a partita in corso. Per il momento una semplice suggestione, che però non è escluso possa stuzzicare Inzaghi tanto da trasformarlo in realtà. In quel caso, al fianco di Thuram partirebbe Arnautovic. L’austriaco, tra l’altro, non ha mai segnato al Milan: che sia arrivata la volta buona?
Tre dubbi di formazione, un solo obiettivo: vincere il derby e mantenere la vetta della classica, ma in solitaria. Inzaghi, per riuscirci, dovrà fare le scelte giuste e indovinare i ballottaggi. Il confine tra successo e sconfitta, in partite del genere, si delinea grazie ai particolari. D’altronde, si sa: il calcio è una questione di dettagli.