L’Inter di Spalletti ed i tanti match-point falliti in questa stagione: tra limiti tecnici e di personalità

Manca ormai poco al raggiungimento della qualificazione alla prossima edizione di Champions League, ma l'Inter di Spalletti - dopo aver sprecato diversi match point per chiudere i conti - dovrà ancora soffrire prima di bissare il ritorno nell'Europa che conta. Nella sfida contro l'Udinese di sabato scorso la Beneamata ha perso l'occasione di imprimere una decisa svolta alla corsa Champions e, anzi, senza il gol di Romero nel finale del match tra Genoa e Roma, la squadra di Spalletti si sarebbe complicata ulteriormente la vita. Ora, invece, basteranno verosimilmente due vittorie nelle sfide casalinghe contro Chievo ed Empoli per festeggiare la qualificazione in Champions League. Il fiatone con il quale l'Inter si sta avvicinando a queste ultime sfide di campionato, però, ci impone una riflessione sul perché l'Inter abbia fallito quasi tutti i match point che tra campionato e Champions League si è trovata ad affrontare. Sfide chiave che andremo ad elencare, riservando per la conclusione una riflessione generale su quanto vissuto in questa stagione. SCORRI LE SCHEDE --> Tutte le news sull'Inter in tempo reale: iscriviti al canale Telegram di Passioneinter.com TOTTENHAM-INTER Ci troviamo nella settimana in cui il Tottenham di Mauricio Pochettino è riuscito nell'impresa di raggiungere la finale di Champions League. Eppure, tornando con la mente a qualche mese fa, l'Inter di Spalletti è andata vicina ad eliminarlo dalla competizione. Nel penultimo match dei gironi, infatti, la Beneamata si presentava a Londra con due risultati sue tre: in caso di vittoria o di pareggio, Icardi e compagni avrebbero conquistato la qualificazione agli ottavi di finale al turno successivo. Si trattava, dunque, si un vero match point per l'Inter. Alla prova del campo l'undici di Spalletti è andato vicino a centrare l'obiettivo, ma a dieci minuti dal termine del match, il gol realizzato da Eriksen ha fissato il punteggio sull'1-0 finale per gli Spurs, costringendo i nerazzurri a rinviare l'appuntamento con la qualificazione all'ultima giornata del girone. La trasferta di Londra, dunque, ha rappresentato il primo grande match-point fallito dall'Inter di Spalletti in questa stagione. Tutte le news sull'Inter in tempo reale: iscriviti al canale Telegram di Passioneinter.com INTER-PSV Inter-PSV rappresenta con ogni probabilità il match-point fallito per eccellenza in questa stagione. La sfida contro la squadra olandese di fatto è stata il vero crocevia dell'annata nerazzurra, una sorta di sliding doors che ha complicato terribilmente i piani del club di Corso Vittorio Emanuele. Se al momento del sorteggio ogni tifoso della Beneamata considerava una sorta di miracolo sportivo la qualificazione in un girone che vedeva come principali avversari Barcellona e Tottenham, con il passare delle settimane la qualificazione è diventata alla portata degli uomini di Spalletti che di fatto l'hanno letteralmente gettata, vanificando un vantaggio nella classifica del girone che pareva incolmabile per gli Spurs. L'Inter si presenta alla sfida contro il PSV con l'obiettivo di vincere, consapevole del fatto che il Tottenham difficilmente avrebbe conquistato i 3 punti in casa del Barcellona. In effetti, le cose vanno davvero così, nel senso che gli Spurs non riescono ad andare oltre al pareggio al Camp Nou: ciò che manca per il realizzazione del copione perfetto, però, è la vittoria della squadra di Spalletti che non riesce a conquistare i tre punti nella sfida casalinga contro un PSV già eliminato. L'1-1 di San Siro rappresenta il più grande match-point fallito dall'Inter in questa stagione, con un'eliminazione che - per come erano andate le cose nel girone - diventa cocente e condiziona tutto il resto della stagione. INTER-LAZIO Nella seconda parte della stagione, l'Inter di Luciano Spalletti ha una serie di scontri diretti da giocare in casa che, almeno sulla carta, potrebbero consentirle di chiudere la pratica della qualificazione alla prossima Champions League. Si parte con Inter-Lazio ed il tecnico di Certaldo - dopo il forfait per infortunio di Lautaro Martinez - decide di non convocare Mauro Icardi in seguito al lunghissimo caso legato all'attaccante argentino che ha monopolizzato l'attenzione dell'ambiente nerazzurro per diverse settimane. Alla luce di queste assenze, l'unico attaccante a disposizione di Luciano Spalletti è Keita, con il calciatore senegalese che risulta essere ben lontano dall'avere una condizione accettabile, essendo rientrato da poco da un infortunio. Vincere contro la Lazio avrebbe rappresentato un passo avanti decisivo verso la qualificazione alla prossima Champions League, ma l'Inter di Spalletti non solo non riesce a centrare la vittoria, ma finisce per perdere 0-1 (gol di Milinkovic-Savic), facendo rientrare la Lazio nella corsa Champions. Una sconfitta che brucia e che complica i piani dell'Inter. Tutte le news sull'Inter in tempo reale: iscriviti al canale Telegram di Passioneinter.com INTER-ATALANTA Altro giro ed altro match-point fallito per l'Inter di Spalletti. Questa volta a San Siro arriva l'Atalanta di Gian Piero Gasperini e a guidare l'attacco nerazzurro questa volta c'è Mauro Icardi. Il ricordo della bruciante sconfitta rimediata contro la Lazio è ancora molto fresco nella mente dei calciatori e l'Inter gioca una partita attenta, dando una sensazione molto chiara: ciò che conta è non perdere, per non far avvicinare l'Atalanta e mantenere il vantaggio in classifica. Alla fine la sfida contro i bergamaschi termina con uno scialbo 0-0 e l'Inter, pur riuscendo a conquistare un punto che potrebbe rivelarsi importante alla fine della stagione, spreca l'ennesimo match-point e lascia ancora aperta la corsa verso la prossima Champions League. INTER-ROMA La storia degli scontri diretti giocati in casa contro le avversarie per la lotta Champions si ripete: questa volta a San Siro arriva la Roma di Claudio Ranieri, con l'Inter che in caso di successo si allontanerebbe in maniera definitiva dalla squadra giallorossa, compiendo un passo decisivo verso il raggiungimento del proprio obiettivo stagional, vale a dire il ritorno nell'Europa che conta. Anche questa volta, però, si tratta di un'occasione sprecata: la squadra di Spalletti pareggia 1-1 tra le mura amiche, con il gol di Perisic che risponde all'iniziale vantaggio di El Shaarawy. Nel corso del secondo tempo l'Inter ha in più di una circostanza la palla gol per conquistare l'intera posta in palio, ma nel finale rischia seriamente di subire una terribile beffa: sulla velenosa conclusione di Kolarov, però, ci pensa Handanovic a compiere una prodezza, salvando la porta nerazzurra. Alla fine la Beneamata conquista un punto che rappresenta un ulteriore mattoncino verso la qualificazione alla prossima Champions League, senza però imprimere alla propria stagione una svolta decisiva. Tutte le news sull'Inter in tempo reale: iscriviti al canale Telegram di Passioneinter.com INTER-JUVENTUS A San Siro arriva la Juventus, già laureatasi campione d'Italia e l'Inter vuole conquistare i tre punti, compiendo un passo avanti decisivo per il raggiungimento del suo obiettivo. Ancora una volta, però, per gli uomini di Spalletti si tratterà dell'ennesimo match-point sfumato, ma questa volta i nerazzurri si rendono protagonisti di una prova convincente. Nel corso del primo tempo, infatti - dopo il bellissimo gol realizzato da Nainggolan - l'Inter esercita una fortissima pressione che la porta più volte vicina al gol. I primi 45' terminano sul risultato di 1-0, ma la squadra di Spalletti avrebbe ampiamente meritato di chiudere la prima frazione di gioco con il doppio vantaggio. Nel secondo tempo si registra un fisiologico calo da parte dei padroni di casa che subiscono il pareggio di Cristiano Ronaldo. Alla fine entrambe le squadre hanno le occasioni per vincere la partita, ma dopo il fischio finale il risultato del tabellone recita 1-1. Di certo si tratta di un'altra occasione sprecata, ma questa volta c'è poco da rimproverare agli uomini di Spalletti che mettono in campo una prestazione convincente contro i primi della classe. UDINESE-INTER Arriviamo all'ultimo match-point fallito dall'Inter in occasione della trasferta di Udine contro al squadra di Tudor. Tra le diverse occasioni sprecate dalla squadra di Spalletti, quella contro l'Udinese rappresenta con ogni probabilità quella più grande per chiudere i conti e raggiungere la qualificazione alla prossima Champions League. A Udine la sfida termina sul risultato di 0-0, con i nerazzurri che si rendono protagonisti di una prova piuttosto deludente: in Friuli, infatti, si assiste al solito spartito alla quale la Beneamata ci ha abituato nel corso degli ultimi due anni. Quando si trova di fronte ad una squadra chiusa, che si difende in modo compatto e riparte in contropiede, l'Inter va in grossa difficoltà, faticando a segnare e a creare occasioni da gol. Fortunatamente il gol di Romero, realizzato nel finale di Genoa-Roma, ha dato una grossa mano ai nerazzurri che, in caso di vittoria della squadra di Ranieri, si sarebbero ritrovati a dover vivere un finale di stagione al cardiopalma. Le occasione sprecate per chiudere il discorso Champions League, però, sono troppe e meritano una riflessione. CONCLUSIONE Se generalmente si sostiene che due indizi fanno una prova, in questo caso di indizi ce ne sono fin troppi per non chiedersi come mai l'Inter di Spalletti in questa stagione abbia fallito quasi sempre gli appuntamenti importanti. Prima di procedere nell'analisi, però, per onestà intellettuale va premesso come i nerazzurri nel corso della stagione abbiano centrato anche delle vittorie importanti, come ad esempio quelle ottenute nei derby della Madonnina. In ogni caso, le stagioni sono fatte da momenti ed una determinata partita giocata in un frangente del campionato o del percorso europeo, ha un peso specifico sicuramente superiore rispetto ad una partita giocata in altri momenti. Esempi pratici? Soffermiamoci sulla Champions League. Le due partite giocate e vinte all'esordio nella competizione contro Tottenham e PSV sono decisamente meno pesanti rispetto a quelle giocate contro gli stessi avversari alla fine del girone. Capire il perché risulta piuttosto intuitivo: a Londra e in casa contro gli olandesi, l'Inter aveva la possibilità di centrare la qualificazione, aveva dunque qualcosa da perdere, con la pressione che si alzava in maniera esponenziale. Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare e nel caso dell'Inter di questa stagione, spesso e volentieri i nostri calciatori hanno smesso di farlo quando contava di più. Di certo l'allenatore non può non salire sul banco degli imputati, in quanto la forte sensazione è che in più di un'occasione la sua Inter si sia accontentata del "compitino". Traduzione? Ha preferito "non perdere" rispetto a provare a vincere. A questo punto, però, viene da porsi la domanda chiave: questo atteggiamento di Spalletti rappresenta un suo limite o il tecnico di Certaldo ha agito in questo modo ben consapevole dei limiti di personalità della rosa che ha a disposizione? Come spesso accade la verità sta nel mezzo, ma se ci viene chiesto di esporci, il piatto della bilancia pesa maggiormente sulle lacune della rosa. L'Inter, infatti, è formata da calciatori che in più di un'occasione hanno dimostrato di non riuscire a reggere il peso della pressione, di non riuscire a convertire in energia positiva la responsabilità di giocare in un grande club con quello nerazzurro. A volte, ad esempio, sembra che giocare a San Siro rappresenti un freno per alcuni elementi della rosa che, invece, rendono meglio lontano dal Meazza. All'aspetto mentale, poi, va aggiunto anche quello tecnico: nell'Inter c'è davvero troppa poca qualità, poca fantasia e, soprattutto, troppi pochi gol nei piedi dei calciatori offensivi, in particolar modo in riferimento agli esterni. Insomma, in conclusione si può sostenere con certezza che, al di là di chi sarà il prossimo allenatore dell'Inter, la rosa dovrà essere rivista nei suoi protagonisti chiave. Questi ultimi, infatti, hanno dimostrato in più di un'occasione di non poter compiere quel salto di qualità che molti di noi si attendono. La rosa è questa e non può andare oltre il piazzamento, sia per limiti caratteriali che tecnici. Per migliorare sensibilmente, dunque, c'è solo una soluzione: intervenire sul mercato, inserendo 4-5 nuovi titolari, con personalità e qualità per giocare in un'Inter che torni a pensare in grande.

L’Inter di Spalletti ed i tanti match-point falliti in questa stagione: tra limiti tecnici e di personalità

Nunzio Corrasco - Autore

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