A proposito di nomi che piacciono, il classe 1999 del Bruges rientra ampiamente nella categoria. Di Tajon Buchanan si parla con insistenza da diverso tempo, ma rappresenta un profilo differente rispetto al semplice “vice Dumfries”, tant’è che nelle scorse sessioni di mercato si parlava di lui proprio come possibile sostituto dell’olandese.
Il canadese è da sempre un’ala molto offensiva che rappresenterebbe un avvicendamento ruolo su ruolo con Cuadrado, garantendo anche quelle doti di dribbling e rapidità che all’Inter mancano. L’investimento sarebbe importante e a lungo termine, nonostante il contratto in scadenza nel 2025 che non verrà rinnovato con il club belga.
Buchanan è sicuramente il preferito dell’Inter nel ruolo e la logica del suo acquisto ricalcherebbe quella di Gosens nel gennaio 2022, quando arrivò con sei mesi di anticipo come erede di Perisic, che avrebbe lasciato il club in estate (poi i piani furono scombussolati dall’ascesa di Dimarco). All’epoca, però, l’Inter arrivava da un estate con mercato in forte attivo e aveva un budget da destinare all’acquisto: oggi un investimento così cospicuo a gennaio è complicato. Più “facile” per giugno.
Sul classe 1999, inoltre, c’è un ostacolo importante e si chiama Premier League. Molti club inglesi, infatti, lo osservano con attenzione e il Manchester City di Guardiola lo ha messo nel mirino come prossimo innesto a destra. Se gli interessi Oltremanica dovessero concretizzarsi in offerte, diventerebbe impossibile competere e doveroso riportare l’attenzione a obiettivi più realistici.
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