FOCUS – Il mercato di gennaio si avvicina: cosa serve all’Inter?
L'Inter è in testa alla classifica, ma non intende fermarsi. La società è pronta ad intervenire sul mercato e ad accontentare Roberto Mancini, ma quali sono le reali lacune della rosa?Dopo 2 settimane di sosta per le Nazionali, ricomincerà il campionato e finalmente si tornerà a parlare di calcio giocato.
In questi giorni, nell’attesa che il pallone tornasse a rotolare sui campi da gioco della Serie A e non solo, è impazzato il calciomercato.
La sessione di gennaio si avvicina e con lei si moltiplicano le voci di mercato che vedono protagonista l’Inter.
La squadra guidata da Roberto Mancini, pur avendo iniziato la stagione con l’ambizione di tornare a qualificarsi per la massima competizione europea, non si aspettava di essere in testa al campionato dopo 12 giornate. Nel mondo nerazzurro le cose stanno andando meglio di come era lecito attendersi e dunque è comprensibile come il Presidente Thohir sia determinato a fare un ulteriore sforzo per consegnare a Mancini una rosa ancora più competitiva.
Se infatti da un lato la sensazione è che la squadra abbia ancora ampi margini di miglioramento, delle potenzialità ancora inespresse, dall’altro è evidente come in alcuni reparti specifici servirebbe qualche innesto.
D’altronde va sottolineato come il mercato di gennaio sia da sempre molto complicato: le società di vertice sono restie a cedere calciatori di alto livello per le difficoltà nel reperire sostituti a stagione in corso, motivo per il quale i prezzi dei cartellini sono più alti rispetto a quelli della sessione estiva.
È dunque molto complesso per i club che intendono rinforzare la propria rosa, acquistare calciatori che possano garantire un sensibile salto di qualità, senza svenarsi dal punto di vista economico.
Come spesso accade però, ogni sessione di mercato offre delle occasioni da non farsi sfuggire: pensiamo ad esempio alla magica stagione 2009/2010, quando l’Inter che poi avrebbe realizzato il Triplete, riuscì ad acquistare Pandev a gennaio, sfruttando i rapporti burrascosi tra il macedone e la Lazio.
L’altra faccia della medaglia è rappresentata da calciatori strapagati e che poi si rilevano dei flop, vedasi il caso Hernanes.
Ausilio sarà dunque chiamato a trovare il giusto equilibrio tra le esigenze tecniche della squadra e quelle economiche della società, cercando di rinforzare la rosa a disposizione di Roberto Mancini.
La domanda che però viene naturale porsi è la seguente: in quali zone del campo la società dovrebbe intervenire?
Da questo punto di vista, la prima parte di stagione ha offerto degli indizi inequivocabili. Nella rosa nerazzurra infatti è scoperto quasi del tutto il ruolo di esterno destro d’attacco.
Ad eccezione del solo Biabiany infatti, Mancini non ha a disposizione un vero interprete in quel ruolo ed è proprio per questo motivo che l’allenatore di Jesi ha posticipato a data da destinarsi l’utilizzo continuato del 4231. I vari Perisic e Ljajic possono adattarsi a giocare in quel ruolo, ma entrambi rendono al meglio partendo da sinistra. In alcune partite nella posizione di esterno destro di centrocampo è stato adattato Brozovic, ma è chiaro come questa non possa essere una soluzione definitiva.
Se dunque l’intento di Mancini sarà quello di utilizzare moduli come il 442 o il 4231, l’acquisto di un esterno destro si renderà assolutamente indispensabile.
Con l’arrivo di un calciatore di questo tipo si concluderebbero, almeno dal punto di vista di chi scrive, le cosiddette “priorità” e si entrerebbe nel campo delle “occasioni“. Esistono infatti alcuni ruoli nella rosa dell’Inter che sono coperti dal punto di vista quantitativo, ma che sono altresì migliorabili da quello qualitativo.
Per quanto riguarda i terzini ad esempio, numericamente parlando ce ne sono fin troppi, ma nessuno rappresenta una vera e propria certezza.
Se si riuscissero ad operare delle cessioni in quel ruolo, si potrebbe poi intervenire per migliorare la qualità generale del reparto.
A centrocampo invece è evidente come manchi qualità e acquistare un elemento con delle caratteristiche differenti da quelle dei calciatori presenti in rosa non sarebbe una cattiva idea.
La palla in questo caso passerà ad Ausilio, ma siamo sicuri che anche questa volta Mancini giocherà un ruolo determinante.
La netta sensazione è che all’orizzonte ci sia un altro mercato parecchio movimentato in casa Inter: d’altronde la posizione in classifica e la forza della squadra offrono a Thohir e alla dirigenza un’occasione troppo ghiotta per non essere sfruttata.