Le sliding doors di Brozovic: e se l’infortunio di Mkhitaryan cambiasse (ancora) il suo futuro?
Come nel 2018, da sicuro partente il croato può tornare ad essere un perno
Un mese e mezzo fa l‘infortunio di Henrikh Mkhitaryan sarebbe stato preso come un disastro. Troppo importante nell’economia del gioco di Inzaghi, abile a recuperare palla alto, verticalizzare e aggiungere qualità nei metri finali del campo. Oggi di certo è uno stop molto importante, con quattro partite di un certo spessore da giocare prima della finalissima di Champions League, ma nel frattempo il ritorno del vero Marcelo Brozovic, sempre più vicino agli standard delle precedenti due stagioni che alla brutta copia vista nella prima parte di stagione, rende più sopportabile l’assenza dell’armeno. E magari potrebbe rappresentare un ulteriore colpo di scena improvviso nella carriera di Epic Brozo, come ne abbiamo già visti in passato.
Fino a poche settimane fa infatti molti nel mondo nerazzurro erano pronti a sacrificare il centrocampista croato, da tempo al centro di voci di uno scambio con il Barcellona per Kessie, al termine di una stagione poco brillante e costellata anche da tensioni interne per la gestione dell’infortunio a ridosso del Mondiale (e anche dopo). Le cose però sono cambiate e oggi Brozovic ha la grande possibilità di riprendersi le chiavi della mediana interista (come sta già facendo da diverse partite a questa parte), svoltando il suo futuro. Da dentro l’Inter la linea sul centrocampista sembra già essere cambiata: certo, visti i 31 anni da compiere e un ingaggio da oltre 6 milioni di euro a stagione che lo rende uno dei più pagati in rosa, di fronte ad un’offerta elevata i dirigenti nerazzurri potrebbero cogliere l’occasione per ringiovanire il reparto e reinvestire su profili più economici e futuribili. Ma oggi Brozovic non è più sul mercato, nel senso che l’Inter non si sta attivando concretamente per piazzarlo altrove e valuta solo offerte congrue.
Un po’ come quando, nel gennaio del 2018, era di fatto già pronto a prendere l’aereo per Siviglia, salvo poi registrare il dietrofront di Luciano Spalletti che lo ha bloccato e ne ha fatto il perno dell’Inter per i quattro anni a venire. Un altro bivio si presenta ora di fronte a Brozovic: chissà se prenderà nuovamente la strada che porta ad Appiano. Per un’Inter così ambiziosa anche in Europa, un reparto con quattro centrocampisti di livello internazionale è una base da cui si deve ripartire.