Con l’ufficialità del colpo Palacios, arrivata a poche ore dalla chiusura ufficiale, si è concluso con il botto il calciomercato estivo dell’Inter. Una sessione che ha segnato un punto di rottura rispetto alle ultime annate, caratterizzate da alcune cessioni illustri.
Un cambio di strategia preventivato e sul quale ha voluto puntare anche Oaktree, pur con alcuni paletti, che hanno frenato alcune scelte. Restrizioni che non hanno rallentato la dirigenza dell’Inter, capace di imbastire un grande mercato, che merita un voto alto.
Una stagione di mercato partita con largo anticipo per i nerazzurri, che prima del mese di luglio avevano già raggiunto l’accordo per il trasferimento a parametro zero di Mehdi Taremi e Piotr Zielinski. Due colpi di alto livello che hanno aumentato la profondità del centrocampo e dell’attacco.
Affari che rispecchiano alla perfezione la volontà dichiarata della dirigenza: preservare la rosa dello Scudetto, puntellandola in ogni reparto. L’obiettivo? Regalare a Inzaghi almeno due giocatori per ogni ruolo.
Entrambi gli obiettivi sono stati centrati e con largo anticipo. A partire dai rinnovi di contratto pesanti di allenatore, capitano e vice-capitano: Inzaghi, Lautaro Martinez e Barella. Passando poi per la permanenza di Calhanoglu, nonostante l’improvviso interesse del Bayern Monaco a metà giugno.
In entrata, invece, oltre ai parametri zero, è arrivato anche il sostituto di Sommer: Josep Martinez. Una mossa che guarda al presente, ma anche al futuro, con lo spagnolo destinato a essere l’erede del numero uno svizzero negli anni a venire.
Tre acquisti che, di fatto, hanno sistemato la rosa a disposizione di Inzaghi già a inizio luglio. Un fattore da tenere in considerazione, viste anche le difficoltà di molte rivali a completare la rosa, che si sono tradotte anche in risultati altalenanti.
L’investimento per Palacios a coprire l’infortunio di Buchanan e a iniziare il processo di ringiovanimento della difesa, come voluto da Oaktree, è stata, come detto, l’ultima mossa per sistemare la rosa a livello numerico. Il solo neo del mancato arrivo di un altro attaccante. Anche se, va detto, il reparto può contare comunque 5 elementi a disposizione, in virtù della permanenza non del tutto desiderata di Correa.
Un mancato acquisto dovuto anche a delle disponibilità economiche limitate, che non hanno però impedito di allestire una rosa migliore (almeno sulla carta) rispetto a quella dominante della passata stagione.
In un’estate di grandi cambiamenti per le big, proprio per contrastare proprio il dominio dell’Inter nel passato campionato, i nerazzurri hanno scelto la via della continuità e del perfezionamento. Basterà per riconfermarsi e migliorarsi? Le risorse e i presupposti ci sono tutti, e sul mercato la dirigenza nerazzurra ha imbastito un mercato da 8 pieno.
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