11 Dicembre 2019

Occasioni sprecate, infortuni e stanchezza. Inter in Europa League, si poteva fare di più?

I nerazzurri falliscono il match point ed escono dalla Champions League

Il giorno dopo probabilmente fa ancora più male: si pensa a ciò che è stato e a ciò che sarebbe potuto essere. Le immagini di una serata sciagurata che passano e ripassano nella testa di ogni tifoso: l’Inter esce dalla Champions League per il secondo anno consecutivo fallendo il match point casalingo e perdendo contro un Barcellona già qualificato e certo del primo posto.

QUESTIONE DI CENTIMETRI – Saranno stati 40-50 cm al massimo ad evitare il vantaggio dell’Inter per due volte. Entrambe le volte è stato Lautaro ad insaccare la palla del possibile 2-1 prima di vedersi fischiare il fuorigioco. Ecco, una stagione cambia anche e soprattutto per episodi, cambia grazie a qualche centrimetro in più o in meno, e i nerazzurri da questo punto di vista non sono stati sicuramente fortunati.

I CAMBI CHE NON TI ASPETTI – Lazaro, Politano ed infine anche Esposito: non si può certo dire che Antonio Conte non ci abbia provato nel finale inserendo addirittura due attaccanti e togliendo un difensore prima (D’Ambrosio) ed un centrocampista poi (Borja Valero). Questi cambi però non solo non si sono rilevati vincenti ma anzi, la squadra si è spaccata ed ha perso lucidità nell’attaccare. Nessuno dei tre calciatori citati è riuscito a dare qualche guizzo per mettere in difficoltà la difesa del Barcellona. Il mister si aspettava molto di più anche da loro: avrebbero potuto davvero dare la scossa decisiva.

LAUTARO, ORA IL RINNOVO – Un’altra, l’ennesima dimostrazione di che giocatore è diventato Lautaro Martinez. L’attaccante argentino è completamente esploso in questa stagione e ieri ha messo praticamente da solo in difficoltà tutta la retroguardia blaugrana. I 110 milioni di clausola nel mercato attuale sono davvero pochi per un giocatore capace di far gol, servire assist e far salire la squadra. Un attaccante moderno e completo che sta facendo letteralmente impazzire i tifosi nerazzurri. Le parti dovrebbero incontrarsi durante il periodo di Natale, Lautaro ha dichiarato che l’Inter “è la sua casa”: il rinnovo di contratto sarebbe il regalo di Natale più bello da mettere sotto l’albero per i tifosi.

TANTE, TROPPE ASSENZE – Conte alla vigilia aveva dichiarato di non voler rimpianti a fine gara. Per quanto visto in campo, difficile chiedere di più ad una squadra che gioca da quasi due mesi senza alcuna sosta sosta e con i cambi ridotti ai minimi termini. Il rimpianto più grande può essere quello di essere scesi in campo senza Barella Sensi: gli infortuni stanno davvero caratterizzando – in negativo – questo pezzo di stagione. Si poteva fare di più? Difficile dirlo, la squadra ha messo tutto in campo e la lucidità è venuta meno nei momenti decisivi (le due occasioni di Lukaku gridano vendetta). Vero, il Barcellona era privo di tanti titolari ma – nonostante ciò – in campo c’erano giocatori di spessore internazionale come VidalRakiticGriezmann Lenglet. Ora testa a Firenze, c’è ancora un primato da difendere ed un pareggio (quello dello scorso anno) da vendicare: si riparte dall’applauso dei 72mila di San Siro, tutti insieme verso l’obiettivo.

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