Cresce giorno dopo giorno l’ansia da derby in casa Inter ad una settimana dall’incrocio con il Milan. Da ormai diversi giorni, com’era lecito aspettarsi, tutti riflettori sono ovviamente puntati sullo scontro diretto per il vertice tra nerazzurri e rossoneri. A prescindere da come andrà la stracittadina milanese, un altro appuntamento cerchiato in rosso spicca nel calendario nerazzurro.
Il prossimo mercoledì 20 settembre, infatti, l’Inter farà il suo esordio nella nuova edizione di Champions League da vice campione d’Europa. Per la squadra allenata da Simone Inzaghi si presenta subito una trasferta insidiosa come quella di San Sebastián, in casa della Real Sociedad. Una formazione che dal 2018 viene allenata da Imanol Alguacil, tecnico basco con la Real nel sangue. Un vero e proprio tifoso prestato alla panchina, con un’idea di calcio coraggiosa e offensiva.
Un allenatore amato dai suoi tifosi, per una squadra a tutti gli effetti ‘del popolo’ ma cresciuta ‘da grande’ grazie a principi solidi consolidati nelle ultime stagioni. Di talento da quelle parti di certo non manca, dall’ex Real Madrid Kubo al canterano Barrenetxea. Giovani e cantera, i due tasti sui quali Alguacil non ha avuto paura di spingere sin dal primo momento, ottenendo in cambio gratificazione e risultati.
Come accennato, siamo di fronte ad una squadra in cui a spiccare è l’enorme quantità di calciatori talentuosi. Iniziamo dal numero uno Remiro, cresciuto coi rivali dell’Athletic e passato alla Real Sociedad nel 2019. Titolarissimo sin dalla prima stagione, è un portiere di affidabilità che trasmette sicurezza all’intero reparto. Difesa tenuta in piedi dalla coppia consolidata Zubeldia-Le Normand, quest’ultimo entrato con grande considerazione nel giro della Nazionale Spagnola. Attenzione poi alla spinta costante dei terzini, con Traoré da una parte e Aihen Muñoz dall’altra.
In cabina di regia ovviamente Zubimendi, anche quest’anno faro del gioco della Real Sociedad nonostante la corte di numerosi top club. Al suo fianco giocatori di spessore come Brais Méndez e Mikel Merino, due martelli che potranno creare qualche insidia al centrocampo nerazzurro.
In avanti, infine, qualità e fantasia. Iniziamo da Oyarzabal, esterno mancino divenuto ‘falso nueve’ in attesa di ritrovare il miglior Sadiq. La sua imprevedibilità atipica per un centravanti può scatenare gli inserimenti dei due esterni. Appunto, a sinistra in genere il titolare è Barrenetxea, canterano che in poco tempo e a suon di gol pesanti ha rubato la scena. Dall’altra il giapponese Kubo, il calciatore del momento in casa della Real. Personalità, grande applicazione al lavoro, leadership e rapidità per l’ex Real Madrid. Chiamato alla stagione della consacrazione, non sta deludendo le aspettative con il suo mancino. Un avversario durissimo per Dimarco e Bastoni che dovranno tirar fuori la loro miglior prestazione per limitare la qualità dell’esterno destro.
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