FOCUS – 4411 o 4231: Mancini è sulla strada giusta?
Far rendere al 100% delle proprie possibilità Kondogbia, Perisic e Jovetic è il modo migliore per compiere il salto di qualità definitivo. Cerchiamo di capire perché il 4411 o il 4231 potrebbero essere i moduli ideali per questa Inter.Inter-Juventus doveva dare delle risposte importanti a Mancini e ai tifosi nerazzurri: dopo la debacle in casa contro la Fiorentina e il non entusiasmante pareggio ottenuto a Genova, la Beneamata era chiamata a fornire una prova convincente, doveva mostrarsi all’altezza della Juventus: al termine dei 90′ queste risposte sono arrivate e sono state in larga parte incoraggianti.
In particolare nel primo tempo, l’Inter ha tenuto il pallino del gioco in mano, ha impresso grande intensità alla sfida, soffrendo pochissimo in difesa. Nei secondi 45′ la squadra è calata fisicamente, ma ha comunque retto l’urto della pressione bianconera, dimostrando di essere solida e soprattutto di saper soffrire.
La strada intrapresa dunque, sembra essere quella giusta, ma la netta sensazione è quella di essere di fronte ad un gruppo che ha ancora ampi margini di miglioramento. È innegabile infatti come la manovra offensiva nerazzurra appaia ancora molto farraginosa, si fatica a creare occasioni e soprattutto si è eccessivamente legati alle invenzioni di Jovetic.
La vera conquista di Mancini dovrà essere quella di fare in modo che i tre “colpi” più importanti della campagna acquisti estiva possano rendere al massimo delle loro potenzialità: vale a dire Kondogbia, Perisic e Jovetic.
Il 4312 attuato nelle prime giornate evidenziava dei rebus tattici di difficile risoluzione. In un centrocampo a 3 infatti, Kondogbia sembrava un pesce fuor d’acqua, mentre Perisic impiegato nel ruolo di trequartista era pesantemente depotenziato. Il calciatore croato pur essendo versatile, molto intelligente tatticamente e disposto al sacrificio, si esprime al meglio delle sue possibilità quando gioca vicino alla linea laterale. Deve poter arare la fascia, partendo preferibilmente da sinistra.
L’eventuale passaggio al 433 non risolverebbe i problemi fin qui evidenziati: Kondogbia dovrebbe continuare a giocare da interno di centrocampo, ruolo che un domani potrà anche appartenergli, ma che oggi non è nelle sue corde, mentre persisterebbe l’equivoco Perisic/Jovetic.
Entrambi infatti preferiscono partire da sinistra ed inoltre il montenegrino ama svariare sull’intero fronte d’attacco, dando sfogo alla sua fantasia.
Al netto dunque dei problemi di natura tattica fin qui palesati, la migliore soluzione sembra essere quella del 4411 o 4231.
Con questi moduli, di fatto diversi solo per l’interpretazione che gli sa dà nella fase difensiva (4411) e in quella offensiva (4231), risolveremmo molti rebus fin qui apparsi irrisolvibili.
Kondogbia tornerebbe a giocare in un centrocampo a due, ruolo nel quale ha dimostrato di poter essere dominante in Europa (chiedere all’Arsenal per informazioni), Perisic potrebbe liberamente arare la fascia, mentre Jovetic sarebbe libero di muoversi intorno a Icardi.
L’unico problema resterebbe quello dell’esterno destro offensivo: contro la Juventus quel ruolo è stato coperto con buoni risultati da Brozovic. Il croato pare essere il centrocampista più adatto a fungere da finto esterno, ma restano valide anche le candidature di Biabiany e Ljajic. Il francese forse garantirebbe maggiore equilibrio, mentre il serbo potrebbe essere schierato nelle sfide contro le piccole, quando il principale ostacolo sarà quello di sbloccare il risultato.
In attesa del mercato di gennaio, questa sembra essere la soluzione migliore per valorizzare al meglio le potenzialità della rosa messa a disposizione di Mancini.
Nel frattempo domani sera contro il Palermo ci attendiamo un’ulteriore risposta positiva da parte della squadra; vincere in Sicilia sarebbe importantissimo sia per dare continuità ai risultati, sia perché in questo turno ci sarà la sfida di alta classifica tra Fiorentina e Roma.
Probabilmente Mancini schiererà nuovamente il 4411 (o 4231 che dir si voglia) e la speranza è quella di trarre dai 90′ altri segnali positivi, alla ricerca di quella quadratura del cerchio che ci consentirebbe di compiere il salto di qualità definitivo.