Apoteosi nerazzurra. Il derby di Milano del 9 febbraio 2020 sarà difficile da dimenticare per i tifosi interisti, perché emblema di tenacia, forza e voglia di non mollare mai da parte dell’Inter tutta. Le premesse iniziavano già a preoccupare: a scendere in campo dal 1′ in porta c’era Daniele Padelli, complice un infortunio alla mano occorso a Samir Handanovic qualche giorno prima della gara. Poi, un primo tempo da incubo: Milan decisamente superiore che va a riposo col risultato parziale di 0-2, arrivato grazie ai gol di Rebic e di Ibrahimovic. I tifosi rossoneri avevano già iniziato a cantare, ma nella pancia del Meazza il comandante interista Antonio Conte stava già studiando la strategia per rimontare l’avversario incautamente già festoso. Calmo e tranquillo peraltro, come ha confermato in seguito Lukaku. Infatti, nella ripresa, il leone nerazzurro è tornato a ruggire. In due minuti svantaggio dimezzato e pareggio raggiunto: prima Brozovic con un sinistro al volo da fuori area, poi Vecino che raccoglie un buon assist di Sanchez. E dopo circa 15 minuti, San Siro esplode definitivamente: cross al centro di Candreva, de Vrij in avvitamento di testa pesca l’angolino opposto e batte Donnarumma. È 3-2!
Com’è che si diceva? Apoteosi nerazzurra. Completata poi al 93′, quando Moses decide che non è il caso di difendere la palla alla bandierina perdendo tempo: meglio pennellare un cross al bacio per il colpo di testa di Big Rom Lukaku, che sovrasta Kjaer e fissa il risultato finale sul 4-2 (rivivi gli highlights qui). Stabilendo, peraltro, una gerarchia ben precisa: “There’s a new king in town”, scriverà infatti in un post sul suo profilo Instagram. E come dargli torto.
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