Domani Andrea Pinamonti troverà da avversario il suo passato. L’attaccante del Sassuolo, cresciuto nella Primavera dell’Inter, dopo una lunga serie di prestiti è stato ceduto a titolo definitivo ai neroverdi. In Emilia ha finalmente potuto trovare una maglia da titolare, in una realtà più competitiva e stimolante. Tuttavia, numeri alla mano, il suo esordio non è stato sfavillante come si poteva immaginare…
Chiamato a raccogliere la pesante eredità di Scamacca infatti, Pinamonti finora ha faticato molto ad imporsi e rendersi pericoloso, nonostante il ruolo di pivot in una squadra a trazione fortemente offensiva. L’ex Inter sembra doversi ancora integrare nei meccanismi di Dionisi, aiutando molto i compagni nella manovra ma dimostrandosi poco pericoloso e concreto quando poi va a riempire l’area. Uno sviluppo curioso, specie ora che gioca in una squadra dal baricentro molto più alto. Paradossalmente si rivelava molto più letale e determinante ad Empoli, nonostante a volte dovesse giocare lontanissimo dalla porta avversaria.
La sensazione, quindi, è che Pinamonti abbia bisogno di ancora un po’ di tempo per calarsi a pieno nella realtà tattica della sua nuova squadra. Non va dimenticato inoltre che, ad Empoli, solitamente il classe 1999 giocava in un attacco a due punte con un trequartista alle spalle, mentre in neroverde lo schema preferito è il 4-3-3. Il Sassuolo indubbiamente gli offre una sponda interessante, poiché si tratta di una piazza che non vive le ansie della zona salvezza e che pratica un calcio scorrevole e offensivo. Lavorando maggiormente sui movimenti fronte alla porta e sulla capacità di trasformare in rete le azioni costruite dai compagni, Pinamonti potrà completare il suo repertorio offensivo e diventare a tutti gli effetti una colonna del club neroverde.
PARTITE GIOCATE: 8
PARTITE DA TITOLARE: 7
MEDIA MINUTI A PARTITA: 70′
GOL: 2 (1 su rigore)
UN GOL OGNI: 279 minuti
TIRI A PARTITA: 2,5
TIRI NELLO SPECCHIO A PARTITA: 0,6
TOCCHI A PARTITA: 26
PRECISIONE PASSAGGI: 60%
PALLONI PERSI A PARTITA: 10,5
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