Analisi TOTALE Genoa-Inter: segreti, Preview e Formazioni
Tutto sull'esordio dei campioni d'Italia
LA PREVIEW DI GENOA-INTER
COME SONO CAMBIATE LE SQUADRE
C’è parecchia perplessità intorno al nuovo Genoa per le scelte operate dalla proprietà, sebbene la tifoseria abbia risposto alla grande con il record di abbonati. I rossoblù, che nella scorsa stagione hanno chiuso all’undicesimo posto ottenendo una salvezza agevole (49 punti), hanno perso tre titolari: il portiere Josep Martinez che è finito proprio all’Inter e – come detto – la coppia d’attacco formata da Gudmundsson e Retegui, accasatisi rispettivamente a Fiorentina e Atalanta. La squadra di Gilardino si è accaparrata Vitinha e Pinamonti in attacco, oltre a Zanoli dal Napoli e Joao Gonçalinho dal Belenenses, mentre in porta è arrivato Gollini. Dall’Arsenal, poi, è approdato l’esterno Norton-Cuffy a titolo definitivo. Quest’ultimo sarà indisponibile al pari di Ekuban, Ankeye, Matturro e Marcandalli.
La nuova Inter, in fondo, non è poi così nuova. Fino a questo momento sono stati tre i colpi in entrata operati da Marotta e Ausilio, che hanno ingaggiato Taremi in attacco, Zielinski a centrocampo e il succitato Josep Martinez in porta. Nessuno dei tre partirà titolare domani, anche perché il centrocampista polacco è fermo per infortunio e ritornerà a disposizione soltanto per Inter-Lecce, seconda giornata di campionato. Inzaghi potrebbe affidarsi così all’undici titolarissimo della seconda parte della scorsa stagione, a parte Bisseck – brillante nel precampionato – che dovrebbe partire davanti a Pavard.
CHE PARTITA SARÀ
Gilardino si è dimostrato un abile stratega nella scorsa stagione e soprattutto uno dei pochi allenatori capace di mettere in difficoltà l’Inter. L’ingrediente principale è stato rappresentato dalla capacità di alternare lo stile di gioco a seconda dei momenti della partita. Il pallino della manovra è stato quasi sempre in mano ai nerazzurri, ma il Genoa si è rivelato abile in più circostanze: in alcune fasi ha chiuso tutti gli spazi mettendosi con diversi uomini dietro la linea della palla, in altri ha scelto l’aggressione alta e all’andata ha sorpreso l’Inter su calcio piazzato.
Ci si attende ragionevolmente un copione simile, anche perché la squadra di Inzaghi è rimasta inalterata almeno nell’undici titolare. Questa volta, rispetto all’ultimo precedente di Marassi, l’Inter potrà però contare su Lautaro Martinez (infortunato lo scorso 29 dicembre): non esattamente l’ultimo dei dettagli. Soprattutto, Inzaghi avrà studiato a sua volta le contromisure da prendere per far male al Genoa e soprattutto punterà ad approfittare di un assetto rinnovato, visto che la squadra di Gilardino appare ancora un cantiere aperto.
L’Inter, cantiere, non lo è affatto: è una squadra fatta, con meccanismi di gioco rodati e un’identità fortissima. Ci si attende che venga premiata la continuità. Speriamo di leggere e ascoltare questa parola più volte, durante questa stagione, perché significherà che tutto sta andando come desiderato.