Innanzitutto, per il prezzo. Arnautovic, a differenza degli altri profili seguiti da Marotta e Ausilio, potrebbe essere acquistato a una cifra molto contenuta: l’operazione si potrebbe chiudere intorno ai 10 milioni e questo permetterebbe alla dirigenza di investire più soldi sul braccetto di difesa, altro obiettivo importante del mercato interista.
È un centravanti fisico, con stazza e centimetri. Difende il pallone, fa salire i compagni, attacca la profondità. Proprio quello di cui avrebbe bisogno l’attacco dell’Inter, a maggior ragione dopo aver perso Dzeko e Lukaku: nell’attuale reparto offensivo, non c’è un giocatore – solo Thuram si avvicina leggermente – con quelle caratteristiche.
L’austriaco conosce l’ambiente nerazzurro: durante la sua prima avventura a Milano è stato poco più di una comparsa, vero, ma intanto ha già avuto a che fare con il mondo Inter. Che a modo suo l’ha pure apprezzato: nonostante l’apporto “limitato” nella cavalcata verso il Triplete, è stato uno dei principali protagonisti durante i festeggiamenti a San Siro post finale di Madrid. Molti tifosi non hanno dimenticato questo suo coinvolgimento verso i colori del Biscione.
Ma Arnautovic non è più quel giocatore lì: in questi tredici anni di mezzo ha militato nei principali campionati europei ed è cresciuto parecchio. Anche a livello realizzativo: è andato in doppia cifra di gol sia nelle ultime due stagioni disputate in Premier League (con la maglia del West Ham) sia nelle ultime due di Serie A (con il Bologna).
E qui arriva un altro punto a suo favore. L’austriaco non avrebbe bisogno, a differenza di altri obiettivi dei nerazzurri nello stesso ruolo, di un periodo di adattamento: conosce già benissimo il campionato italiano. Questo non è un dettaglio da sottovalutare, soprattutto in una squadra che punta a vincere subito.
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