PRO e CONTRO dell’arrivo di Scamacca all’Inter
La nostra analisi sull'attaccante del West Ham
PERCHÉ SÌ
Persi Lukaku e Dzeko, all’Inter serve un attaccante di peso. Scamacca, da questo punto di vista, risponde perfettamente all’identikit del profilo ricercato: alto (tocca i 195 cm), con una stazza importante, in grado di difendere il pallone e di giocare con la squadra. Con Lautaro, Thuram e Correa, nel reparto manca una punta con queste caratteristiche. Certo, non avrà la strapotenza fisica del belga o la tecnica del bosniaco, ma per la giovane età può rappresentare un buon compromesso.
Ecco, un altro punto a suo favore: la carta d’identità. Gianluca ha solo 24 anni e tutta la carriera davanti. Un allenatore come Inzaghi poi, lo ha già dimostrato ad esempio alla Lazio con Immobile, potrebbe modellarlo al meglio rafforzando i suoi punti di forza e migliorando quelli di debolezza. E in coppia con Lautaro Martinez rischia di completarsi perfettamente e di creare un duo invidiabile, per il presente e per il futuro.
Scamacca è italiano e ha già giocato per la nazionale di Mancini, così come in Serie A. Un aspetto da non sottovalutare se paragonato con giocatori come Balogun, che molto probabilmente avrebbe bisogno di un periodo di ambientamento nel nostro campionato. Il classe ’99 ha invece fatto esperienza con Sassuolo e Genoa, realizzando 24 reti in 65 presenze. Anche la nazionalità è un punto a favore del suo acquisto: ormai da diversi anni l’Inter non può contare su un centravanti italiano di riferimento, sarebbe una sorta di ritorno al passato (dopo i vari Boninsegna, Altobelli, Serena, Vieri ecc…).