Il contratto in scadenza nel 2024 e l’età non più verdissima potrebbero rendere l’operazione economicamente conveniente, portando a casa un titolare da 32 presenze (2 gol e 1 assist) a cifre contenute. Toloi, infatti, dopo una stagione affannosa lo scorso anno, nell’ultima ha ritrovato continuità e prestazioni di buon livello.
Dal punto di vista tecnico la scelta del capitano dell’Atalanta avrebbe una giustificazione molto semplice: Toloi è un centrale di destra della difesa a 3, ruolo e modulo che conosce alla perfezione e che corrispondono perfettamente alla ricerca nerazzurra.
Come detto in precedenza, il livello delle prestazioni è tornato a salire, come non si vedevano da almeno un paio di anni. A livello difensivo, infatti, secondo i dati FBREF, Toloi ha tentato 69 contrasti in Serie A, vincendone 44 (la sua seconda migliore di sempre con i bergamaschi) e mettendo a segno 1.84 intercettazioni a partita (88esimo percentile in Europa).
Con il pallone tra i piedi, poi, Toloi è tra i difensori centrali che crea maggiori azioni che portano al tiro: 1.52 a partita, tra i migliori in Europa, dove la media è di 0.72. Il primo in questa statistica, tra le altre cose, è Bastoni (1.98 a partita). Un dato positivo, che mostra come l’italo-brasiliano possa facilmente adattarsi al contesto tattico dell’Inter in fase di possesso. Nelle prime amichevoli, d’altronde, si è visto anche come lo stesso Bisseck tenda ad accompagnare molto l’azione.
Rimane il dubbio se questi numeri possano essere traslati nel mondo Inter senza perdere di efficacia, specie per quanto riguarda quelli difensivi. Tuttavia è chiaro che Toloi sarebbe un giocatore in grado di garantire un apporto importante e il cui contributo può essere potenzialmente molto superiore a quello di un semplice rincalzo di Darmian.
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