Sebbene l’Atalanta nell’ultima stagione abbia smussato le spigolosità del suo gioco, il piano gara della squadra di Gasperini rimane una delle peculiarità maggiori degli ultimi anni di Serie A. La marcatura a uomo non è più infernale come un tempo, ma la struttura tattica in cui i bergamaschi calano i propri giocatori presenta differenze sostanziali rispetto a quella dell’Inter. E Toloi è stato uno dei pionieri dell’era gasperiniana.
Tutti fattori che lasciano sorgere dubbi sulla sua adattabilità a un sistema diverso, dove il lavoro di reparto prevale rispetto alla scelta individuale e dove la difesa è spesso posizionale e maggiormente prudente. D’altronde, già calato in un contesto come quello della Nazionale, le difficoltà e i limiti di Toloi sono apparsi più evidenti.
A non giocare a favore poi di Toloi è proprio l’età. L’Inter si è già affidata a profili d’esperienza nelle scorse stagioni, per ridurre così la spesa sul mercato. Tuttavia, stando alle parole di Marotta, l’obiettivo di questa sessione di mercato sarebbe stato quello di ringiovanire la rosa. Dopo l’acquisto di Cuadrado, però, l’arrivo di Toloi rallenterebbe ulteriormente questo processo. A quasi 33 anni, inoltre, il rischio di un crollo improvviso della sua forma fisica è sempre dietro l’angolo, anche se, va detto, l’italo-brasiliano si ritroverebbe a dividersi le presenze con Darmian, alleggerendo il suo numero di presenze stagionali.
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