PUNTO PRIMAVERA – Esposito si fa largo anche in U19. Ora Inter cosa fai?
Numeri da predestinato per il classe 2002In attesa che i ragazzi dell’Inter Primavera ritornino in campo (prossimo appuntamento sabato contro il Torino, proprio come la prima squadra) nel nostro appuntamento settimanale di oggi analizziamo il momento della punta di diamante dell’intero vivaio nerazzurro: Sebastiano Esposito. Seppur da considerarsi ormai un componente dell’Inter maggiore a tutti gli effetti, l’attaccante classe 2002 resta comunque uno dei migliori prodotti della storia recente delle giovanili nerazzurre.
CHI E’ SEBASTIANO ESPOSITO – Nato a Castellamare di Stabia, in provincia di Napoli, il 2 luglio del 2002, Esposito entra subito nel mondo del calcio grazie alla sua famiglia (sia padre che fratelli hanno giocato e giocano) ed arriva al Brescia prestissimo, fino al 2014 quando viene ceduto all’Inter insieme al fratello Salvatore, di due anni più grande. Il talento dell’attaccante viene subito a galla: Esposito infatti domina tutti i campionati con le giovanili nerazzurre ed inizia ad entrare nell’orbita della prima squadra già dall’anno scorso sotto la guida di Luciano Spalletti. Nell’Under 17 segna quasi ad ogni partita – 33 reti in 40 presenze – ed all’età di 16 anni viene convocato per la gara di Europa League contro l’Eintracht Francoforte, facendo il suo esordio in campo e diventando il più giovane nerazzurro a farlo.
UN MOMENTO D’ORO – Complice l’infortunio di Alexis Sanchez ed un reparto offensivo ridotto ai minimi termini, Antonio Conte decide di puntare su Esposito dopo un intero pre-campionato giocato da titolare. Prima l’esordio in Champions League contro il Borussia Dortmund – nel quale si procura anche un calcio di rigore dopo un’incredibile galoppata palla al piede – poi quello in Serie A contro il Parma sempre a San Siro. Ma non è di certo finita qui: convocato dalla Nazionale U19 (giocando con ragazzi di due anni più grandi) dal ct Bollini, Esposito ha guidato la sua squadra alla qualificazione all’Europeo di categoria del 2020 grazie a due reti e quattro assist in tre partite. Prima la rete con assist all’esordio contro Malta, poi un altro gol con un altro assist nel 2-0 al Cipro, ed infine altri due passaggi decisivi nella vittoria contro la Slovacchia.
ED IN FUTURO? – E’ la domanda che si pongono un po’ tutti i tifosi nerazzurri e gli addetti ai lavori: cosa fare ora con Esposito? L’Inter punterà su di lui o cercherà un attaccante in più a gennaio? Ed il prossimo anno? Sarà ritenuto pronto per giocare in una squadra che dovrà lottare per i vertici della Serie A? Antonio Conte ha sicuramente dimostrato di non avere paura di buttare nella mischia calciatori così giovani, in un Paese dove la vittoria è – quasi – l’unica cosa che conta. Il tecnico leccese ha più volte dichiarato di voler puntare sul giovane attaccante ma che deve restare con i piedi per terra. Per ora i numeri parlano per lui e lavorare al fianco di Lautaro e Luakaku (i due sono anche grandi amici) non può far altro che fargli bene. Certo, una stagione in Serie B o in un club di Serie A che gli possa garantire minuti è un pensiero che in società staranno sicuramente facendo, per poi averlo pronto e maturato sotto molti aspetti. Dall’altro lato c’è il fattore Conte: un allenatore come lui può fargli fare davvero il salto di qualità, anche a 17 anni.
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