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3-5-2, approccio feroce e gestione della gara: Conte ha ritrovato la sua Inter

3-5-2

Arturo Vidal, Getty Images

La prima differenza che subito è saltata all’occhio è stato il “ritorno” al 3-5-2 classico, ovvero con l’assenza del trequartista che eravamo abituati a vedere dalla fine della scorsa stagione ed in questi primi due mesi. Nicolò Barella si è così adattato nel ruolo di vertice basso del centrocampo in assenza di Marcelo Brozovic, con Arturo Vidal e Roberto Gagliardini mezz’ali che a turno si inserivano per partecipare all’azione offensiva. Il centrocampo è apparso così molto più compatto ed equilibrato. I giocatori avversari non si trovavano con 15-20 metri di spazio per poter impostare senza marcature ed anche gli esterni ne hanno trovato giovamento. Il lavoro di sacrificio effettuato da Ivan Perisic e Matteo Darmian è stato importante, soprattutto contro due esterni come Domenico Berardi e Jeremie Boga. Dal punto di vista offensivo però entrambi avevano a disposizione vere e proprie praterie per far male agli avversari, come nell’occasione dello 0-3 firmato Gagliardini. Con questa interpretazione la corsa e la tecnica di Achraf Hakimi – fin qui assente – potrà essere decisiva.

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Davide Ricci

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