Dopo l’ottima annata di Pinamonti, ad Empoli l’Inter ha provato a far sbocciare un altro attaccante girando in prestito ai toscani Martin Satriano per tutta la scorsa stagione. L’uruguaiano non ha brillato, chiudendo con 2 gol in 31 presenze, ma dimostrando comunque un potenziale che ha convinto la dirigenza nerazzurra a non privarsene definitivamente. Da qui, in estate, la decisione di rilanciarlo in prestito in una piazza che già conosceva e in cui aveva fatto bene come quella del Brest, in Ligue 1, dove nella seconda parte della stagione 21/22 collezionò 4 gol in 15 presenze.
Dopo sei giornate di campionato il Brest è clamorosamente primo in Francia con 13 punti precedendo anche il PSG, fermo a 12, in seguito all’ultima vittoria molto convincente sul Lione. Satriano è di fatto l’unico rinforzo dell’ultimo mercato estivo che possiamo considerare titolare nella squadra: in una sola partita ha iniziato dalla panchina.
La nota dolente, non da sottovalutare per un attaccante, è la produzione offensiva: in estate aveva fatto sognare tutti con un gran gol in amichevole contro il Cagliari, ma al momento Satriano è ancora fermo a 0 reti e 0 assist in gare ufficiali, pur mantenendo una media di 0,8 passaggi chiave a partita in campionato. Per il tecnico Roy, però, Satriano rappresenta un giocatore molto importante per mantenere gli equilibri di gioco, con il suo lavoro senza palla e in fase sia di pressing che di recupero palla. Spicca soprattuto sui duelli aerei: ne vince 3,3 a partita, è il terzo miglior calciatore in Ligue 1 in questa statistica. In attesa dei gol, Satriano a 22 anni sta trovando continuità e fiducia.
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