Analisi

Serie A, l’analisi del girone di andata dell’Inter

Il girone d’andata è finalmente giunto al termine. Chi si aspettava una stagione combattuta causa Mondiale, almeno per le posizioni di testa e per la coda della classifica è rimasto finora deluso. A meno di ribaltoni clamorosi infatti, al momento, nonostante manchino 19 partite, Scudetto e retrocessione sembrano quasi archiviati. Resta la lotta per le coppe europee, in attesa di sentenze varie, con Champions League ed Europa League che probabilmente verranno contese fino alla fine. In tutto questo come interpretare la prima parte di annata dell’Inter?

Simone Inzaghi @GettyImages

A guardare i freddi numeri sembrerebbe male. E chiariamoci, i passi indietro ed i problemi sono stati diversi. La difesa fa acqua, soprattutto in difesa, con 25 goal subiti in sole 19 partite. Le 6 sconfitte poi sono un macigno che chiarisce oltre modo il -9 in classifica rispetto allo scorso anno. Le premesse iniziali estive, dopo il ritorno di Lukaku, erano diverse, ma certamente nessuno preventivava un trionfo nerazzurro in carrozza. In fin dei conti, nonostante un andamento a singhiozzo e senza mezze misure (solo vittorie e sconfitte praticamente, un solo pareggio) l’Inter è ancora incredibilmente in linea con quanto preventivato ad inizio stagione.

Vittoria della Supercoppa, ottavi di finale di Champions raggiunti con relativa tranquillità (non scontato in un girone simile), quarti obbiettivamente a portata, avanzamento in Coppa Italia e lotta per un posto in Champions League. Nonostante i tanti problemi e, soprattutto, i pesantissimi infortuni (probabilmente con Brozovic e Lukaku sempre titolari parleremmo di un’altra stagione) la situazione è molto meno nera di come la si potrebbe dipingere.

Romelu Lukaku (@Getty Images)

Certo non bisogna mitigare eccessivamente: i problemi ci sono e non vanno nascosti, anzi. La squadra, al di là delle assenza, ha avuto una chiara involuzione rispetto alla passata stagione. La difesa ora è facilmente superabile, il centrocampo costruisce peggio dal basso e l’attacco sembra molto più statico e ingessato. La partenza di Perisic e un Dumfries deludente certamente non hanno aiutato, ma il gioco di Inzaghi, forse influenzato dai cambiamenti dettati dal ritorno di Lukaku, ne ha risentito parecchio.

L’accusa principale che si può muovere al tecnico è di non essere migliorato: i punti deboli dell’Inter dello scorso anno si sono ripetuti, anzi, amplificati, in questa stagione. La squadra non sembra in grado di fare lo step successivo, soprattutto a livello psicologico. I crolli ai goal subiti, le scenate isteriche di Barella & co. sono un chiaro sintomo di un malessere interno che non è ancora stato risolto.

L’unica nota positiva è che al momento, Napoli a parte, sembra che questa Inter basti per ottenere risultati accettabili ed in linea con le premesse. La speranza è che basti per un posto al sole, o meglio, in Champions League. Ma una cosa è certa: nel girone di ritorno bisognerà fare molto di più e molto meglio. Soprattutto in trasferta. È impensabile che una squadra di primo piano nel 2023 fatichi ancora tanto lontano da casa.

Occorre poi farsi anche qualche domanda sul livello medio del nostro campionato. Questa Inter, con 6 sconfitte nel girone di andata e 25 goal incassati, senza il Napoli a fare storia a sé, sarebbe in piena lotta per lo Scudetto. E questo è un sintomo molto preoccupante per il nostro calcio: il livello sta scendendo in maniera preoccupante.

LA CLASSIFICA RISPETTO ALLO SCORSO ANNO

-Napoli: 50pt (+11 al 2021/22)
-Milan: 38pt (-4)
-Lazio: 37pt (+6)
-INTER: 37pt (-9)
-Roma: 37pt (+5)
-Atalanta: 35pt (-3)
-Udinese: 28pt (+8)
-Torino: 26 (+1)
-Empoli: 25pt (-2)
-Juve: 23pt (-11)
-Fiorentina: 23pt (-9)
-Bologna: 23pt (-4)
-Monza: 22pt (in B)
-Lecce: 20pt (in B)
-Spezia: 18pt (+2)
-Salernitana: 18pt (+7)
-Sassuolo: 17pt (-7)
-Verona: 12pt (-12)
-Sampdoria: 9pt (-11)
-Cremonese: 8pt (in B)

 

Pietro Magnani