Serie A, chi vince lo Scudetto se tre squadre arrivano a pari punti al primo posto
Uno scenario assurdo, ma attualmente realistico
Mancano ancora poche giornate al termine di un girone di andata che, soprattutto ai piani alti, è stato molto combattuto ed equilibrato. Il campionato di Serie A si sta per avvicinare ad una fase molto calda, nella quale – considerata l’attuale situazione di classifica tra Inter, Napoli e Atalanta – torna in primo piano un aspetto del regolamento che potrebbe rivelarsi cruciale: cosa accadrebbe se due o più squadre terminassero la stagione a pari punti in testa alla classifica? Da due anni a questa parte, la risposta è chiara e regolamentata: si ricorre a uno spareggio.
Serie A, come funziona lo spareggio Scudetto
Il regolamento attuale prevede che, in caso di arrivo a pari punti tra due squadre al primo posto, queste si affrontino in una partita secca per decidere chi si aggiudicherà lo Scudetto. Lo stesso principio si applica anche per decretare le squadre che retrocedono in Serie B.
Ad esempio, se al termine della stagione l’Inter dovesse chiudere a pari punti con Napoli, Atalanta o un’altra squadra, si organizzerebbe uno scontro diretto per stabilire chi sarà il campione d’Italia. Questa regola introduce un elemento di ulteriore incertezza e spettacolarità, riportando il fascino del confronto diretto in una situazione da ‘dentro o fuori’
Serie A, chi vince lo scudetto se tre squadre arrivano a pari punti
Ma cosa succederebbe, invece, se le squadre a pari punti fossero tre o più di tre? Anche in questo caso, il regolamento prevede uno spareggio, ma con una particolarità. In questo scenario, infatti, si sfiderebbero soltanto le due squadre meglio posizionate secondo la classifica avulsa.
La classifica avulsa viene determinata in base ai seguenti criteri, in ordine di priorità:
- Punti negli scontri diretti tra le squadre interessate;
- Differenza reti negli scontri diretti;
- Differenza reti generale;
- Reti totali realizzate durante il campionato;
- Sorteggio, qualora i criteri precedenti non fossero sufficienti a determinare un ordine.