Il momento di Milan Skriniar è decisamente paradossale, soprattutto per le vicissitudini verificatesi nelle ultime settimane. Il difensore slovacco, infatti, vive il periodo migliore della sua carriera. Sì, se guardiamo unicamente all’aspetto economico. Per il resto, il 29enne è un lontanissimo parente dal giocatore ammirato durante la stagioni all’Inter e affermatosi come uno dei migliori interpreti al ruolo in tutta Europa. Arrivati a inizio settembre, è giusto fare un riepilogo della sua situazione al Psg e di come le cose stiano andando (almeno per lui) decisamente nel verso sbagliato.
Prima di arrivare a quanto è successo durante la sessione di calciomercato appena terminata, ripercorriamo brevemente l’esperienza parigina di Skriniar. Arrivato a parametro zero dall’Inter nell’estate 2023 in pompa magna e forte di un contratto faraonico (circa 9 milioni netti a stagione), nella scorsa stagione lo slovacco ha collezionato 32 presenze totali fra Ligue 1, Coppa di Francia e Champions League.
Partito da titolare, alcune incertezze difensive hanno cominciato a incrinarne lo status di intoccabile, tant’è che Luis Enrique ha cominciato a fargli assaggiare la panchina intorno al dicembre 2023, preferendogli Danilo Pereira. Poco dopo, Skriniar ha subito un serio infortunio all’articolazione della caviglia che lo ha tenuto fuori da gennaio fino alla fine di marzo. Dal suo rientro in campo, non è mai più stato considerato un titolare. La prova eloquente è arrivata durante la fase più calda di Champions League: nei quarti di finale e in semifinale, rispettivamente contro Barcellona e Borussia Dortmund, è rimasto in panchina sia all’andata che al ritorno, non mettendo piede in campo neppure un minuto.
Il finale di stagione del 2023-24 è strettissimo parente dell’inizio di 2024-25, anche perché Luis Enrique è rimasto sulla panchina del Psg. Analogamente a quanto fatto da Thiago Motta alla Juventus, il tecnico spagnolo ha presentato alla società una lista di “epurati“, fra i quali – a sorpresa ma non troppo – figurava lo stesso Skriniar. Luis Enrique ha ribadito con fermezza la sua decisione non convocando lo slovacco per la seconda giornata di campionato contro il Montpellier, dopo averlo lasciato in panchina al debutto.
L’ex Inter ha preso atto e nei giorni finali di agosto, prima della chiusura della sessione estiva, sembrava vicinissimo al trasferimento in Arabia Saudita e nello specifico all’Al Nassr, squadra nella quale avrebbe ritrovato l’ex compagno Marcelo Brozovic. Tuttavia, l’affare è saltato (per ragioni economiche?) e lo slovacco è stato accostato anche a diversi club di Serie A quali Juventus e Roma, con la formula del prestito.
Nulla di fatto, perché la sessione si è conclusa sia in Italia che in Arabia Saudita senza che alcun club accogliesse Skriniar. A quel punto, il Psg si è visto costretto a reintegrarlo e per questo è stato convocato per la gara contro il Lille, rimanendo però tutta la partita in panchina. A questo punto, l’unica opzione di trasferimento è in Turchia (dove il mercato è ancora aperto), con il Galatasaray che dopo Osimhen ha voglia di piazzare un altro colpaccio, tant’è che si parla anche di Adrien Rabiot.
Comunque vada, il momento per Skriniar è critico e per certi versi sorprendente. Di certo, lo “zero” alla voce minutaggio combacia con il voto da attribuire alla sua scelta di lasciare l’Inter per il Psg. Ed è lui il primo ad esserne consapevole, anche se non lo ammetterà mai.
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