Oaktree è ufficialmente proprietario dell’Inter solo da un giorno, ma ha già avuto modo di dettare le principali linee guida su alcuni aspetti che riguardano il club nerazzurro.
Il fondo, d’altronde già a conoscenza della situazione della Beneamata visto che da tre anni vantava due membri nel Consiglio di Amministrazione (Carlo Marchetti e Amedeo Carassai), ha espresso le proprie posizioni in un incontro a quattro tenutosi ieri a Milano: due figure apicali per Oaktree, ovvero Alejandro Cano e Katherine Ralph, e gli amministratori delegati dell’Inter, Alessandro Antonello (lato Corporate) e Giuseppe Marotta (lato Sport).
Oltre alle strategie di calciomercato e alla situazione rinnovi, questioni che passeranno inevitabilmente da nuovi incontri strategici e verranno definite dopo l’insediamento del nuovo CdA, Oaktree si è già mossa su altri tre files importanti per l’Inter.
Sul fronte stadio, la situazione non dovrebbe cambiare rispetto a quella già impostata da Suning e Zhang. Lo stato dell’arte è il seguente: da una parte c’è il diritto di esclusiva sui terreni di proprietà della famiglia Cabassi a Rozzano che è stato prolungato il 30 aprile scorso fino al termine di dicembre, dall’altra il piano che entro il 30 giugno verrà presentato da WeBuild per l’eventuale ristrutturazione del Meazza. L’Inter attenderà quella data per poi valutare il progetto e decidere se proseguire a San Siro (forse in coabitazione con il Milan, ma dipenderà anche dalla scelta dei rossoneri) oppure optare per una casa tutta nerazzurra a Rozzano. Di certo, Oaktree ha fra le proprie attività principali anche quella immobiliare, per cui è da considerarsi un’azienda esperta su questo tema, al quale dedicherà massima attenzione visto il potenziale accrescimento del valore del club, nell’ottica di una futura cessione.
Il programma estivo con Zhang sembrava ormai deciso: raduno ad Appiano Gentile intorno al 10 luglio e tournée in Cina circa due settimane dopo. La partenza era prevista per il 25 luglio e la meta di destinazione Chengdu, provincia del Sichuan, con due amichevoli in calendario contro Atletico Madrid e Psg, prima di un passaggio a Shangai o Nanchino, quartier generale di Suning dove l’Inter manca dal 2019. Sarebbe stato un modo, per Zhang, di rivedere il suo gruppo dopo un’intera stagione di assenza dall’Italia e celebrare insieme lo scudetto della seconda stella. Con il cambio di proprietà in direzione Stati Uniti, adesso sembra alquanto improbabile (e risulterebbe stonato) che l’Inter si rechi in Cina. Il programma è destinato a cambiare, anche perché nulla era ancora stato firmato. Da vedere se ci sarà spazio per una tournée in una meta diversa.
La prima azione concreta, destinata a prendere corpo già nelle prossime ore, sarà quella di smantellare Appiano Gentile dai riferimenti a Suning, visto che il centro sportivo aveva assunto il nome di “Suning Training Centre in memory of Angelo Moratti” con l’avvento della proprietà cinese, che aveva comprato i naming rights e attualmente versava all’Inter 15 milioni di euro a stagione. Si tratta di qualcosa di scontato, così come è scontata la ricerca e l’individuazione di un nuovo partner con cui chiudere l’accordo relativo alla Pinetina. Ci penserà Oaktree.
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