Tifosi divisi su Belotti: sicuri sia davvero la scelta sbagliata?
L'attaccante granata potrebbe invece rivelarsi l'ennesima scommessa vinta da MarottaIl nome di Andrea Belotti, complice la reticenza di Lotito a scendere dalle proprie richieste per Joaquin Correa, sta prendendo sempre più quota nell’ambiente Inter. I nerazzurri, a caccia di un attaccante per rimpolpare il reparto offensivo, avrebbero già un principio di accordo con il Torino ed il calciatore, in attesa di capire nella giornata odierna se lo stallo con la Lazio si possa risolvere oppure no. Il nome del capitano granata però non sembra scaldare eccessivamente il cuore dei tifosi nerazzurri, che lo vedono come un nome di seconda fascia, un ripiego che poco potrebbe portare alla causa nerazzurra. Ma è davvero così?
Partiamo da un presupposto: Belotti può essere molto utile a qualsiasi squadra, Inter compresa. Il numero 9 del Torino infatti è un centravanti vecchio stampo, molto forte fisicamente e nel gioco aereo, fato su misura per dare e ricevere “botte” senza battere ciglio. Ha sempre avuto un grande fiuto per il goal e nei 16 metri è spesso letale: se messo in condizioni di segnare liberamente, molto raramente sbaglia goal semplici. Inoltre non ha mai avuto guai fisici degni di nota, come dimostrano le tante presenza in Serie A, ben 249 nonostante abbia solo 27 anni.
La personalità poi è un tratto che non gli manca, essendo da anni capitano di un club glorioso e spesso in affanno come quello granata. Non ha certo il tocco delicato di palla di Dzeko, ma è sicuramente un guerriero. una punta pura che può far rifiatare il Cigno di Sarajevo senza indebolire dal punto di vista realizzativo la formazione. Perennemente nel giro della Nazionale azzurra, ha dimostrato ampiamente di essere uno dei migliori centravanti italiani in circolazione, pur giocando, va detto, in un club con poche ambizioni e spesso al fianco di compagni dal tasso tecnico piuttosto basso.
Ecco perché “Il Gallo” potrebbe essere la scelta giusta. All‘Inter potrebbe dimostrare il proprio valore in una realtà completamente diversa. Dovrebbe cercare lo step successivo, quello per consacrarsi come grande attaccante italiano. Inoltre potrebbe finalmente competere per dei titoli, motivazione non certo da sottovalutare. La sua fame, la sua grinta, potrebbero essere al servizio di qualcosa di superiore. E, sicuramente, le sue percentuali realizzative, già molto alte a dire il vero, gioverebbero della vicinanza di piedi delicati come Perisic, Dimarco, Sensi, Calhanoglu e, si spera prima o poi, anche Eriksen. Manna dal cielo per gli attaccanti come lui.
Al netto dei mugugni dei tifosi, si parla di un attaccante con all’attivo 99 reti in Serie A, per una media di un goal ogni 191 minuti, pur militando da sempre in una compagine che raramente segna più di 1-2 reti a partita. Prenderlo a 15-20 milioni sarebbe un affare a prescindere, l’occasione per rinverdire la tradizione dei grandi attaccanti azzurri all’Inter, mai più portata avanti dopo il grande Bobo Vieri. In una squadra di qualità alta e con un gioco prettamente offensivo come quella di Inzaghi, Belotti, ancora piuttosto giovane con i suoi 27 anni, può esplodere definitivamente ed essere il vero affare di questo mercato.
Ecco perché il bomber granata potrebbe rivelarsi l’ennesimo colpo di genio di Marotta, l’ennesima scommessa vinta. Guai quindi a sottovalutare Il Gallo: perché è sempre pronto a cantare nelle reti avversarie.