Cresciuto nella Primavera dell’Inter e poi ceduto alla Lazio nel 2004, cinque anni dopo entra in rotta di collisione con la società biancoceleste, finendo fuori rosa per la prima metà della stagione 2009-10. Il macedone vince la battaglia legale con Lotito e ottiene la possibilità di svincolarsi: l’Inter se lo prende a gennaio 2010 nonostante in molti siano perplessi a causa del periodo di inattività.
Eretici. Perché Pandev è tutto ciò che manca ai nerazzurri per cambiare assetto in Europa e fare il salto di qualità. José Mourinho passa al 4-2-3-1 il 16 marzo 2010 a Stamford Bridge, contro il Chelsea, e quel modulo non lo abbandona più. Pandev a sinistra, Eto’o a destra, Sneijder al centro dietro Milito. Sembra iper-offensivo, ma Goran fa pure il terzino insieme al camerunese. L’Inter vince tutto e fa Triplete con Pandev titolare.
Il macedone resta un’altra stagione in nerazzurro, giusto il tempo di vincere anche la Supercoppa, il Mondiale per Club e un’ulteriore Coppa Italia, oltre a decidere gli ottavi di Champions negli ultimi minuti contro il Bayern Monaco. Poi passa al Napoli, nell’estate 2011.
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