L’Inter lo nota nel 2001 e lo porta in Italia dal Flamengo. Poi, dopo la prima metà della stagione 2001-02, lo cede in prestito alla Fiorentina e successivamente in comproprietà al Parma. Le sue prestazioni spingono i nerazzurri a riacquistarlo a titolo definitivo per 23 milioni di euro nel gennaio 2004.
L’Imperatore trascina letteralmente l’Inter in Champions League nella seconda metà di stagione, nella successiva si afferma tra i migliori attaccanti d’Europa. Bolidi mancini, cori ad hoc dalla Curva Nord, innamoramento generale e più che giustificato. Poi, dalla seconda metà del 2005-06, il lento declino dovuto anche alla morte del padre. Prestito al San Paolo nel 2007, poi ritorno all’Inter con Mourinho nel 2008-09, prima della risoluzione consensuale a stagione in corso.
Adriano ha preso un po’ il posto di Ronaldo nei cuori del tifo nerazzurro, e proprio come Ronaldo ha dato un senso di incompiutezza tipicamente brasiliano alla sua avventura interista. Lasciando negli occhi di tutti prodezze, gol, cavalcate. Per lui a Milano due Scudetti, due Coppe Italia e tre Supercoppe, con 74 gol in 177 presenze.
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Cosa c'è alla base della decisione del tecnico
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L'elogio al tecnico dei bergamaschi