La battaglia legale fra Suning e Oaktree, soprattutto dopo la strategia verbale che sta dietro al comunicato di Steven Zhang diramato ieri, è uno scenario che oggi sembra altamente probabile nel caso in cui martedì mattina il presidente nerazzurro non riuscisse ad estinguere il debito. Ma cosa succederebbe e che effetti avrebbe tutto ciò sull’Inter e sul calciomercato, con una sessione estiva alle porte?
Nella giornata di martedì, se nulla dovesse cambiare, Oaktree attiverà la procedura per l’escussione del pegno e quindi per l’acquisizione del 99,60% delle quote del club nerazzurro (in ballo anche il 31,05% di LionRock, oltre al 68,55% di Suning), diventando proprietaria. A quel punto, però, Suning potrebbe intentare la causa legale che verterà soprattutto sul fatto che – tramite il rifinanziamento con Pimco – fosse stata data la possibilità a Oaktree di essere ripagato. Facciamo riferimento a quel “avere un ritorno finanziario immediato e completo” presente nel comunicato di Zhang.
Sarebbe un giudice, poi, a dover stabilire chi sia effettivamente il proprietario dell’Inter. Nel lasso di tempo che intercorre fino alla sentenza, però, il club e i dirigenti andrebbero incontro a un blocco operativo, visto che verosimilmente Oaktree non si prenderebbe la responsabilità di avallare operazioni che siano rinnovi, acquisti o cessioni. Il calciomercato dell’Inter, dunque, rimarrebbe fermo, con i conti dell’Inter congelati e un conseguente freno per il raggio di manovra di Marotta, Ausilio e Baccin. Uno scenario che nessuno oggi si augura ma che è abbastanza concreto, visto che – almeno da quanto filtra – Zhang non ha intenzione di arrendersi.
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