Cosa possiamo aspettarci da Marcus Thuram all’Inter
Numeri e caratteristiche del nuovo attaccante nerazzurro
Nell’estate del 2021, sul finire del mese di luglio, all’aumentare del pressing del Chelsea su Romelu Lukaku all’interno di una diretta sul canale YouTube di Passione Inter alla domanda della community sul profilo che avrei preferito per sostituire Big Rom avevo risposto Marcus Thuram. Ai tempi aveva appena concluso la sua seconda stagione al Borussia Moenchengladbach giocando principalmente da esterno offensivo in una sorta di 4-2-3-1, ma si intravedeva già il potenziale che avrebbe potuto esprimere avvicinandosi ulteriormente alla porta. Poi effettivamente l’Inter lo ha trattato, salvo poi far marcia indietro al momento dello sfortunato infortunio che lo ha condizionato nella stagione seguente. Oggi Marcus Thuram ha firmato il contratto con l’Inter ed è pronto a iniziare la sua avventura in nerazzurro: due anni dopo il cerchio si chiude.
L’accordo dovrebbe essere da circa 6 milioni di euro a stagione per 5 anni, che sulle casse dell’Inter peseranno al lordo qualcosa in meno di quanto occupava Edin Dzeko: fuori il bosniaco, l’Inter lo sostituisce con un attaccante più giovane di 11 anni e un po’ più economico.
Due sarebbero i principali motivi che avrebbero spinto Thuram a preferire l’Inter al Milan, oltre ad un’offerta economicamente un po’ più alta (ma non di molto in realtà):
- Progetto tecnico più definito ed ambizioso;
- Aspetto tattico: considera il 3-5-2 il modulo più adatto a lui.
Nato il 6 agosto 1997 a Parma, dove da un anno giocava suo papà Lilian, cresce calcisticamente nel Sochaux (dove si vocifera che l’Inter già lo stesse visionando), per poi passare al Guingamp e volare nel 2019 al Borussia Moenchengladbach per circa 6 milioni di euro. Insegue il mito di Ronaldo il Fenomeno, che suo papà aveva il “terrore” di affrontare, e poi Adriano l’Imperatore. Per ruolo e caratteristiche fisiche, ci sta.
Thuram infatti oggi è un ragazzone di 192 centimetri che sul campo esprime potenza pura. Tutt’altro che macchinoso, nella scorsa stagione in Bundesliga è stato anche uno dei 10 giocatori più veloci del torneo. Con Marco Rose alla guida, al suo primo anno in Germania, gli assegnano la maglia numero 10 e lo impostano da seconda punta: 14 gol e 9 assist complessivi. Ma nei due anni di Rose, poi Hutter e quindi Farke, i tanti infortuni in squadra e qualche problema di mercato lo spingono sempre più ad occupare la casella di centravanti. Perfetto per lo stile della Bundes, bravo ad attaccare gli spazi aperti e micidiale nel contrattacco. Esplosivo nel breve, bravo nel dribbling e intelligente tatticamente, è stato l’uomo a cui il Gladbach si è affidato nell’ultima stagione e ha risposto con 16 gol complessivi e 7 assist: nel dubbio, datela a Tikus. Questo il piano.
Cosa ci dicono alcuni numeri di Thuram:
- Tira tantissimo. La media di 3,3 tiri a partita, da contestualizzare in una squadra che non è andata particolarmente bene e ha chiuso la stagione al decimo posto. Niente male;
- La statura potrebbe fuorviare, ma le statistiche non mentono: palla al piede ci sa fare, soprattutto quando si tratta di condurre il pallone nella metà campo avversaria prendendosi ampi spazi ma anche passando nello stretto. Tra i migliori 12 attaccanti su 100 in Europa, secondo i dati;
- Il numero di palloni intercettati e bloccati è superiore alla media degli attaccanti, per cui partecipa anche al pressing;
- La % di precisione dei passaggi è piuttosto buona: soprattutto il lavoro con Rose lo ha reso più associativo e quindi può essere usato per venire incontro a duettare o per gli uno-due nello stretto.
Anche se rispetto ad altri profili a cui siamo abituati è più portato a scaricare la palla rapidamente anziché ricevere e temporeggiare col difensore in pressing.
Molto abile nello smarcarsi alle spalle dei difensori, quest’anno ha segnato molti gol sfruttando cross provenienti da destra e facendosi trovare pronto sul secondo palo. Tende infatti ad andare più sul suo sinistro.
Dove può migliorare? Innanzitutto sui colpi di testa, vista la sua altezza, quindi sulla finalizzazione. Stando ai numeri ha sottoperformato rispetto agli Expected Goals. Ma è stata un’altra stagione di crescita, anche in termini di leadership. In un’Inter più competitiva e offensiva del Gladbach, potrà trovarsi bene. Di sicuro in tandem con Lautaro Martinez, che potrà beneficiare di sponde di qualità e degli uomini che Thuram attrae a sé, ma anche con Lukaku. Sempre che rimanga.
Un progetto di grande attaccante, non a caso uno dei parametri zero più interessanti dell’estate, seguito anche da PSG, Milan, Lipsia, Bayern Monaco, Barcellona e Premier League. Giocherà nell’Inter, garantendo un’arma in più per la verticalità tanto cara a Simone Inzaghi che, in queste due stagioni, spesso ha sentito la mancanza di un giocatore potente da sguinzagliare negli spazi aperti.