Il Cda dell’Inter ha approvato, nella giornata di ieri, la trimestrale al 31 marzo 2022: come scrive La Gazzetta dello Sport, i ricavi sono aumentati del 20%, frutto delle cessioni di Lukaku e Hakimi della scorsa estate e della riapertura degli stadi (che ha portato nelle casse nerazzurre introiti per circa 40 milioni di euro). Il rosso del bilancio che si chiuderà al 30 giugno 2022 sarà però di -120 milioni di euro (20 milioni in più rispetto alle previsioni).
Questo perché: “va registrato uno stop per quanto riguarda alcuni crediti diventati inesigibili dalla Cina: si tratta di aziende inadempienti, una operante nel settore del turismo, un’altra negli eventi. Per l’Inter si tratta di 23 milioni di euro in meno da riscuotere“, si legge dalla Rosea.
Nei documenti pubblicati dal club nerazzurro, c’è anche scritto che l’Inter ufficializzerà la chiusura, con la UEFA, del settlement agreement (ne abbiamo parlato in modo approfondito qui).
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Successivamente, il giornalista de La Repubblica Franco Vanni ha scritto, sull’edizione odierna del quotidiano milanese, che: “l’Inter dovrà chiudere il prossimo mercato con un attivo di 80 milioni di euro, tagliando gli stipendi del 15%”.
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