Se non vi sarà un’accelerata importante entro la prima settimana di gennaio, l’operazione che porta al ritorno di Radja Nainggolan al Cagliari potrebbe rischiare di complicarsi seriamente. E’ questa la nuova intenzione del presidente Tommaso Giulini, che non ha più voglia di reiterare la trattativa fino agli ultimi giorni come avvenuto nello scorso mercato ad ottobre, rischiando peraltro di non avere ancora una volta successo. Rispetto a pochi mesi fa, però, le sensazioni sono estremamente positive, visto che parecchie cose sono cambiate.
Innanzitutto l’uscita di scena da parte dell’Inter dalle coppe europee, quadro che non impone più una rosa particolarmente lunga ora che il centrocampista belga non è più considerato un elemento utile nelle rotazioni di Antonio Conte. Un aspetto da non sottovalutare, perché oggi rispetto ad ottobre è proprio il tecnico leccese a premere la società affinché venga snellita la rosa da elementi poco funzionali come il Ninja. Se in quell’occasione Suning fece muro rifiutando qualsiasi offerta inferiore ai 10 milioni, oggi la proprietà potrebbe essere molto più flessibile.
In quest’ottica, stando a quanto rivelato da La Gazzetta dello Sport, il Cagliari starebbe pensando ad un prestito di sei mesi con obbligo di riscatto nell’estate 2021 per non gravare sull’attuale bilancio. Una formula che ai nerazzurri potrebbe andare bene, specialmente se Giulini riuscisse anche ad aumentare la proposta economica rispetto all’ultima offerta formulata in estate, inserendo anche stavolta il cartellino del giovane regista Riccardo Ladinetti, oggi in prestito all’Olbia in Serie C.
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