Nella giornata di oggi, martedì 31 maggio, si terrà il chiacchieratissimo incontro tra l’Inter e l’avvocato rappresentante di Romelu Lukaku, Sebastien Ledure, al fine di comprendere i margini per un clamoroso ritorno dell’attaccante in maglia nerazzurra. La volontà del belga è ormai chiarissima: vuole lasciare il Chelsea e Thomas Tuchel, allenatore con cui non è mai scattata la scintilla e che sembra considerarlo un corpo estraneo alla sua idea di calcio. Dall’altra parte, il mondo Inter sembra pronto a riaccoglierlo, ma solo a precise condizioni economiche: formula del prestito senza alcun riscatto obbligatorio e stipendio dimezzato.
Situazione Inter – All’incontro con Ledure, spiega La Gazzetta dello Sport si tratteranno unicamente le condizioni dell’eventuale nuovo contratto Lukaku-Inter. Marotta e Ausilio ribadiranno il punto di partenza inderogabile da cui dover partire per iniziare ad affrontare qualsiasi discorso: dai 15 milioni netti (12+3 di bonus) che oggi Lukaku percepisce al Chelsea si dovrà scendere molto, non a meno di 7/7,5 netti.
Situazione Chelsea – I Blues hanno cambiato proprietà da pochissimo, passando dalle mani di Roman Abramovich a quelle di Todd Boehly. Nel bel mezzo di un cambio epocale come questo, dovranno trovare il tempo per affrontare la questione calciomercato e garantire un prestito all’Inter. Impossibile qualsiasi altra formula, plausibile invece l’ipotesi di un prestito oneroso e non gratuito.
Dybala – E Dybala? Ieri l’ad interista Marotta ha parlato senza mezzi termini della Joya, ufficializzando la speranza di averlo a Milano per la prossima stagione. Difficile immaginare un arrivo di entrambi, a meno che non si apra ad una partenza di Lautaro Martinez. In ogni caso, una bozza di accordo tra l’Inter e Dybala sembra essere stata trovata: ora, senza fretta, si cercherà di capire se lo stesso si possa fare con Lukaku. Poi, eventualmente, si deciderà come muoversi.
Decreto Crescita – Un’altra mano decisiva all’operazione la darebbero le tempistiche. Qualora l’arrivo di Lukaku venisse formalizzato entro il 30 giugno, infatti, potrebbero essere sfruttati ancora i benefici fiscali garantiti dal Decreto Crescita, poiché il belga in questi mesi ha mantenuto la residenza a Milano. La differenza nella cifra dell’ingaggio sarebbe notevole: 10 milioni lordi contro i 14 senza Decreto.
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