E’ stato un mercato fino a questo momento abbastanza povero in entrata dell’Inter, del resto com’era stato ampiamente previsto dai dirigenti nerazzurri in virtù della complicata situazione economica del club. La necessità di riuscire ad incassare circa 80/100 milioni di euro in questa sessione senza poter spendere grandi cifre, sta chiaramente condizionando le mosse di Ausilio e Marotta, i quali nonostante tutto sono riusciti ad oggi ad accontentare alcune richieste di Simone Inzaghi.
Come ribadito dallo stesso allenatore, al momento della firma era infatti già stata messa in preventivo la cessione di Achraf Hakimi, calciatore con tanto mercato che complessivamente ha portato nelle casse nerazzurre oltre 70 milioni di euro. In entrata, però, a fronte dell’emergenza che i problemi di Christian Eriksen ha causato, l’ingaggio a costo zero di Hakan Calhanoglu – peraltro da un concorrente diretto come il Milan – è risultato essere un gran bel colpo. Senza dimenticare che anche il rientro dal prestito di Federico Dimarco potrebbe rivelarsi un ottimo innesto durante la stagione.
In questo approfondimento andremo dunque a vedere come non sempre si rinforza chi spende di più, come dimostra ad esempio il panorama degli investimenti che fin qui hanno fatto sul mercato le principali big italiane e non solo. A partire dall’Inter che, nonostante la cessione di Hakimi e qualche esubero di troppo ancora in una rosa che andrà necessariamente sfoltita, si ritrova con un valore complessivo di rosa superiore a quello dello scorso anno.
Le ultime sulle scelte dei due allenatori
Il pagellone del centrocampo nerazzurro
Il centrale via a fine stagione
Il calciatore prova a strappare un contratto importante
Tutte le occasioni di mercato dell'estate 2025
Il nostro ultimo approfondimento