20 Giugno 2023

Come l’Arabia Saudita sta rompendo il calciomercato e gli intrecci con l’Inter

Un fenomeno da non sottovalutare

Inter's Marcelo Brozovic portrait during italian soccer Serie A match Udinese Calcio vs Inter - FC Internazionale at the Friuli - Dacia Arena stadium in Udine, Italy, September 18, 2022 - Credit: Ettore Griffoni

IL FUTURO

Molti aspetti ricordano il precedente cinese che, a causa della pandemia, poi cambiò i piani e si sgonfiò. L’Arabia Saudita però sembra disporre di risorse ancor più elevate e, soprattutto, di ambizioni ancor più grandi. Alcune questioni legate alla gestione dei contratti, dei casi di stipendi non pagati e condannati dal sindacato mondiale dei calciatori, le poche strutture di alto livello presenti ad oggi e il sistema centralizzato con cui il campionato dirotta i calciatori nelle varie squadre, sono dei limiti che potrebbero rallentare l’esplosione del torneo dell’Arabia Saudita. Ma guai a sottovalutare il fenomeno saudita. Sono bastati due anni per ribaltare il dominio PGA che nel golf esisteva da quasi un secolo.

Il loro obiettivo è di ospitare il Mondiale nel 2030 o nel 2034, oltre ad altre 25 grandi manifestazioni sportive già programmate da qui al 2030. Vision 2030, il grande piano di espansione con cui il governo intende differenziare gli investimenti per ridurre la dipendenza dal petrolio, è l’orizzonte con cui il calcio saudita si muove. Grazie anche ai campioni che stanno arrivando intendono costruire delle fondamenta solide anche per il calcio giovanile, in un Paese in cui ci sono tanti giovani e tantissimi appassionati di calcio. L’esplosione Saudita è qui per restare?