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Cuadrado-Inter, storia finita già a giugno? Le sensazioni dei dirigenti

Quello di Juan Cuadrado all’Inter è stato finora un vero e proprio calvario, a livello fisico. L’esterno colombiano, arrivato a parametro zero in estate, si è visto davvero pochissimo a causa di una tendinite accusata durante la sosta per le nazionali a settembre.

Il colombiano è stato arruolabile, di fatto, soltanto nelle prime tre giornate contro Monza, Cagliari e Fiorentina. In tutti e tre i casi è partito dalla panchina, subentrando nel secondo tempo: 23 minuti alla prima, 19 alla seconda, 20 alla terza (con assist a Lautaro per il 4-0). Fu proprio in quest’ultima occasione che i tifosi dell’Inter, anche su esortazione del capitano, decisero di piantarla con i fischi indirizzati al giocatore, dopo le diffidenze iniziali.

La beffa è che, da quel momento in poi, Cuadrado non si è praticamente più visto. Nelle otto giornate successive, ne ha saltate sette: unica apparizione in Inter-Bologna 2-2, quando è entrato al minuto 55′ denotando però una scarsa forma fisica. Rimasto ad Appiano nella sosta di ottobre, anziché recuperare dall’infortunio ha subito una ricaduta, saltando così tutti gli impegni successivi. Anche a novembre, Cuadrado non sarà convocato dalla Colombia, sperando che torni a disposizione per Juventus-Inter.

Secondo Tuttosport, i problemi fisici del classe 1988, sommati all’ingaggio che percepisce (2,5 milioni netti all’anno), fa sì che la dirigenza ritenga difficile una permanenza oltre giugno. Cuadrado, infatti, ha firmato un contratto annuale con l’Inter.

L’opinione di Passione Inter

Sulla carta, tesserare Cuadrado come vice Dumfries era garanzia di competitività. Già, ma il Cuadrado che tutti i tifosi dell’Inter avevano negli occhi era quel giocatore fastidiosissimo (a tutti i livelli) che spesso puniva proprio i nerazzurri negli scontri diretti, spina nel fianco per le difese avversarie, determinante per capacità di incidere nei momenti decisivi. Il colombiano, inoltre, portava all’Inter la sua storica capacità di saltare l’uomo, aggiungendo una soluzione offensiva in più. Per ora, però, sembra di trovarci di fronte alla copia sbiadita del giocatore che fu. Presto per emettere sentenze definitive. Certo è che, se le condizioni fisiche si confermassero precarie, allora sarebbe giusto optare per la separazione già in estate.

Simone De Stefanis