Come cambia il futuro nel giro di pochi giorni. Se il focus prima era sulle 11 sconfitte, oggi in casa Inter si guarda più alle 20 vittorie che nell’era dei tre punti sono quelle che contano davvero, più il percorso in Champions League che potrebbe regalare una clamorosa finale inaspettata. E così cambiano le prospettive anche attorno a Simone Inzaghi: da addio mediaticamente quasi certo, a nuovi scenari.
Beppe Marotta in settimana ha confermato la fiducia nel tecnico annunciando una sua probabile permanenza, aprendo di fatto alla conferma dell’attuale allenatore in panchina che con i suoi risultati sta facendo le fortune economiche del club. Dall’altro lato, scrive il quotidiano La Repubblica, bisogna capire anche la volontà del tecnico a questo punto: “I manager dei grandi club europei misurano gli allenatori soprattutto per la performance nell’ex Coppa dei Campioni, che ha derubricato le leghe nazionali a tornei di qualificazione – scrive il quotidiano -. Per capirsi: Maurizio Pochettino nel 2021 fu chiamato al Psg per avere raggiunto l’anno prima la finale di Champions col Tottenham. E poco importa se nella stagione precedente avesse perso tredici partite in Premier League. Ecco, la Premier League. Basta leggere i titoli dei giornali inglesi per capire di quale stima goda Inzaghi da quelle parti. E se al telefono del suo procuratore Tullio Tinti dovessero arrivare chiamate con prefisso 0044, non si stupirebbe nessuno”.
La lingua potrebbe essere un ostacolo. Ma in ogni caso, nonostante le tante critiche, Inzaghi all’Inter sta bene e lo spazio per andare avanti insieme c’è.
I risultati in questo finale di stagione decideranno il futuro di Inzaghi. Il tecnico ha dimostrato dei limiti in questi due anni nerazzurri ai quali però ha affiancato anche risultati sotto gli occhi di tutti e relegare i meriti ai soli calciatori per le vittorie ed al solo tecnico per le sconfitte, è un esercizio abbastanza scorretto. La sensazione è che Inzaghi abbia gli elementi per diventare un allenatore di alto profilo a livello europeo, limando alcuni aspetti che alla sua prima esperienza in una grande squadra possono essere comprensibilmente non perfetti. Dovesse centrare la qualificazione alla prossima Champions League, magari tramite anche un risultato clamoroso in questa edizione, il problema potrebbe diventare l’opposto, ovvero riuscire a trattenerlo.
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