Quanto raccontato nella giornata di ieri, è stato confermato questa mattina nella ricostruzione de La Gazzetta dello Sport in merito alla vicenda Inter-Lukaku. Dopo il contatto telefonico dei giorni scorsi, la rosea ha spiegato che ieri i dirigenti nerazzurri e l’avvocato del centravanti belga Sebastien Ledure si sarebbero visti dal vivo, ma comunque lontani dagli uffici della sede interista di Viale della Liberazione.
Un incontro nel quale è stato stretto un patto d’onore tra l’Inter e Romelu Lukaku, con il centravanti belga che ha ribadito la sua fortissima volontà a tornare in nerazzurro, al punto da accettare il taglio dell’ingaggio del 50% passando dagli attuali 12+3 di bonus a 7,5. La palla adesso passa però in mano allo stesso attaccante che dovrà cercare di trattare con il Chelsea sperando di convincere il club londinese ad aprire al prestito gratuito, unica formula che gli consentirebbe di tornare a Milano.
L’Inter ha spiegato al suo rappresentante che, qualora vi fossero i margini per un’operazione, questa dovrebbe concludersi entro il prossimo 30 giugno, così da poter approfittare dei benefici legati al decreto crescita e poter risparmiare sui prossimi anni. Per questo motivo il legale di Lukaku ha chiesto all’Inter almeno due settimane di tempo, nelle quali cercherà di ammorbidire la posizione del Chelsea. L’obiettivo è di arrivare nella seconda metà di giugno con un pacchetto già pronto che i nerazzurri dovrebbero solamente scartare. L’impresa, va detto, rimane ancora ai limiti dell’impossibile.
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