Massimo Moratti, ex storico presidente dell’Inter, si è concesso ai microfoni del quotidiano spagnolo As per parlare dei temi più caldi che tengono banco in casa nerazzurra dopo il ko arrivato in finale di Europa League contro il Siviglia.
Ecco le sue parole: “L’Inter era arrivata molto bene alla finale, giocando sempre più con sicurezza e battendo avversari molto difficili. Ma il Siviglia ha una grande tradizione nelle competizioni europee e questo nel calcio fa la differenza. La squadra di Lopetegui è una squadra che lavora molto bene, per me era una delle favorite in finale per tutto quello che aveva ottenuto come entità in questi anni in Europa League. Un vero peccato perché questa coppa dà ai giocatori la sensazione di poter vincere. È anche una grande spinta per la stagione che viene”.
Il futuro di Conte: “In questi casi, tutto dipende dal tuo rapporto con il presidente, ma le sue capacità non possono essere discusse. Ha fatto molto bene in questa stagione, ha ottenuto ottimi risultati”.
Così come Lukaku: “Onestamente non mi aspettavo prestazioni così elevate. Ha dimostrato di essere un ragazzo intelligente, che si è adattato molto bene al calcio italiano, superando ogni aspettativa. Mi piace”.
Per Eriksen invece ci vuole tempo: “Il danese ha una classe enorme, forse avrà bisogno di tempo per adattarsi alla Serie A. È migliorato molto in questi mesi, bisogna avere pazienza”.
L’exploit di Lautaro: “Ha un potenziale incredibile, è un talento. Ora ha fatto vedere cose molto buone, ma esploderà ancora di più. Il Barcellona sulle sue tracce? Uno scambio alla Ibra-Eto’o? Non lo so. Quell’operazione è stata favorevole da qualsiasi punto di vista. Ci siamo separati da un giocatore eccezionale come era ed è Ibrahimovic, ma l’operazione ha avuto condizioni fantastiche per l’Inter. Dipende da come verrebbe sostituito Lautaro, l’abbiamo scambiato con Eto’o. Suarez? Samuel non aveva 33 anni. Certo, l’uruguaiano è fantastico. È intelligente e tecnicamente molto forte”.
Il sogno Messi: “Immagino che l’Inter ci abbia già provato. Ho visto quella pubblicità di Suning con la sagoma dell’argentino in Duomo e questo mi fa pensare che sia già stata presa un’iniziativa. E se non è stata presa, penso che lo faranno presto. Non è un’operazione semplice economicamente, è chiaro. Ma il più grande ostacolo è la volontà di Messi. Bisogna capire se vuole davvero lasciare il Barça”.
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