Ha del clamoroso la vicenda che sembrava dover portare Lazar Samardzic all’Inter. Nel pomeriggio di ieri, infatti, la svolta inattesa: nonostante le visite mediche già svolte dal giocatore, sono emersi alcuni problemi durante la definizione dei dettagli con il suo entourage che, al momento, stanno mettendo a serio rischio la trattativa. Che però, fanno filtrare entrambe le parti, non è ancora del tutto tramontata.
Proviamo a ricostruire la vicenda: come spiega anche La Gazzetta dello Sport, il problema nasce quando, dopo aver condotto la trattativa e trovato un accordo, la potente procuratrice Rafaela Pimenta viene di fatto liquidata dalla famiglia Samardzic. È il padre Mladen, insieme ad alcuni collaboratori, a voler prendere la situazione in mano e, soprattutto, a volere più soldi sia in commissioni che per l’ingaggio del calciatore.
Da qui lo scontro con l’Inter, che per una questione di principio e di correttezza intende far valere l’accordo trovato precedentemente (e che anche Pimenta non ha voluto ritrattare per gli stessi motivi). Va anche specificato però che, a quanto pare, le nuove richieste dell’entourage del calciatore erano già note prima delle visite mediche fatte svolgere a Milano. Una scelta secondo alcuni dettata dalla volontà di anticipare i tempi prima che le cliniche del CONI chiudessero, come avverrà nei prossimi giorni. Parallelamente, però, una scelta anche rischiosa se non si ha ancora in mano un accordo totale e definitivo.
Ora quindi la trattativa è clamorosamente in stallo, esattamente come, di riflesso, lo è il passaggio di Giovanni Fabbian all’Udinese. L’Inter avrebbe dato circa 48 ore a Samardzic e al suo entourage per prendere una decisione, facendo presente come la sua posizione sia irremovibile. Vedremo se le parti si verranno incontro oppure no.
La situazione sta assumendo contorni davvero grotteschi. Se confermata la ricostruzione fatta sopra – ed al momento lo è – il giocatore ed il suo entourage non ne escono benissimo. Anche l’Inter, però, dimostra un filo di superficialità: va bene confidare che la distanza nella trattativa non rischi di portare a rotture definitive, però le visite mediche fatte senza la fumata bianca raggiunta restano un grande rischio.
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