Una trattativa che sembrava sostanzialmente chiusa è ora tornata in bilico. Il passaggio di Lazar Samardzic all’Inter è appeso a un filo: da una parte ci sono il padre del calciatore e i suoi collaboratori, che chiedono più soldi. Dall’altra l’Inter, che rivendica l’accordo trovato con la precedente procuratrice, Rafaela Pimenta, e non vuole schiodarsi da lì. L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, a contorno, racconta anche due retroscena.
Nuova offerta – A fronte degli ultimi sviluppi, a molti è balzata in testa l’idea che l’entourage di Samardzic stesse cercando un modo di uscire dagli accordi per accettare una presunta nuova offerta pervenuta. “I club che si erano stretti la mano confermano che la loro intesa non è in discussione”, scrive però il quotidiano. Smentendo quindi la voce di un coinvolgimento di altri club, West Ham su tutti (sul quale erano rimbalzate voci dall’Inghilterra in queste ore).
Il precedente – Non è la prima volta che una “lauta commissione” guida gli affari che vedono protagonisti Samardzic e il suo entourage. La Gazzetta racconta infatti che il padre Mladen, affermato costruttore edile di Berlino affiancato da altri tre collaboratori serbo-tedeschi, spinse per il trasferimento del figlio appena 18enne già ai tempi del passaggio dall’Hertha Berlino al Lipsia.
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